Dalla chiesa di San Leonardo, questa mattina è partito il corteo della processione di Comunione del Rione Fontanella, mentre dalla chiesa dell’Ave Gratia Plena, si è tenuta la processione di penitenza del Rione Piazza. E’ iniziato così il quarto giorno dei riti di penitenza in onore dell’Assunta di Guardia Sanframondi. I cortei hanno raggiunto in momenti diversi, la Basilica Santuariodell’Assunta, dove il Rione Fontanella ha assistito alla celebrazione della Santa Messa, presieduta da Padre Giustino Di Santo, Parroco e Rettore della Basilica, mentre il Rione Piazza, una volta giunto al Santuario ha partecipato alla catechesi penitenziale tenuta da Padre Daniele Moffa, parroco di Pietrelcina. Terminata la catechesi, il vescovo diocesano, Mons. Giuseppe Mazzafaro, ha tenuto la consueta istruzione ai penitenti.
Ogni giornata vissuta a Guardia Sanframondi in questo periodo dedicato ai Riti, viene scandita da momenti unici,dove i temi trattati nel corso dei Misteri rispecchiano la drammaticità della nostra storia attuale, come le morti di tanti bambini nelle guerre in corso a Gaza e in Ucraina, come il terribile fenomeno dei femminicidi. La settimana dei Riti inoltre si arricchisce quotidianamente anche di incontri con persone di alto spessore umano e culturale.
Don Alfonso Salomone, Preside dell’Istituto Luigi Sodo di Cerreto Sannita, ha affermato:”è sempre bello ammirare i misteri, i rioni, i cori; è qualcosa che coglie non solo nell’aspetto emotivo, di cui anche la nostra fede si nutre, ma anche il ricordo di quello che è il mistero centrale della nostra fede. Inoltre vedere dei ragazzi coinvolti che fanno servizio d’ordine o i figuranti nei riti è qualcosa che ci fa capire come ogni nostro impegno e ogni nostra attività verso i ragazzi non è mai persa, di conseguenza è un investimento per il futuro.”
Don Luigi Sodo inoltre rivolge un invito a tutto il territorio, a tutta la comunità dei paesi limitrofi e non solo a quelle comunità che sono molto legate ai riti settennali, di vivere questo tempo come un tempo di grazia, ma soprattutto come un tempo di riconciliazione, perché i riti danno la possibilità di rivivere tutta l’esperienza della storia della salvezza attraverso i misteri e allo stesso tempo di ritrovare nella riconciliazione e nella comunione la fonte della grazia e della salvezza”. “I Riti Settennali rappresentano il cuore della nostra tradizione religiosa. Il silenzio profondo e rispettoso che ha accompagnato la prima processione, vissuta in penitenza, e la seconda, in comunione,è il segno di una comunità unita nella preghiera e nella riflessione”. Ha concluso Don Luigi Sodo.