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Biodigestore, Ranieri Popoli: “una sentenza che protegge il nostro territorio”

Biodigestore, Ranieri Popoli: “una sentenza che protegge il nostro territorio”

30 Luglio 2024 | by Enzo Colarusso
Biodigestore, Ranieri Popoli: “una sentenza che protegge il nostro territorio”
Attualità
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La decisione del Tar Campania di accogliere il ricorso dei sindaci dei Comuni di Altavilla Irpina, Montefusco, Petruro Irpino , Santa Paolina e Tufo contro la costruzione a Chianche del biodigestore. Sulla questione arriva il commento di Ranieri Popoli dell’associazione “Nessuno tocchi l’Irpinia”.

“Per la seconda volta il T.A.R. della Campania dà ragione ai Comuni e al Comitato che si oppongono alla realizzazione del biodigestore nel Comune di Chianche (AV)

In sostanza la nuova sentenza chiarisce definitivamente che la Valutazione Impatto Ambientale non ha adeguatamente considerato le gravi problematiche relative alla circolazione stradale causate dal traffico degli automezzi in entrata e in uscita dall’impianto lungo le strade provinciali interessate.

Inoltre, non è stato tenuto conto del fatto che l’impianto è stato previsto in una zona agricola-naturalistica, classificata nel Piano Territoriale della Provincia di Avellino come area di alta qualità per la produzione del Greco di Tufo DOCG oltre che facente parte del Corridoio Ecologico Europeo.

Ma soprattutto che l’opera a farsi non ha tenuto conto del contesto territoriale procedendo nell’iter amministrativo senza il necessario coinvolgimento dei comuni limitrofi oltre che dei soggetti interessati alle filiere produttive.

Ci auguriamo che dopo questo ennesimo determinante pronunciamento le Istituzioni competenti, in primis la Regione Campania e l’ATO Rifiuti Avellino, si ravvedano circa la decisione di realizzare il biodigestore nel comune di Chianche e ci si orienti, come stiamo dicendo inascoltati da tempo, a collocarlo in aree compatibili, che le stesse leggi nazionali e regionali in materia indicano con chiarezza, vista anche la diffusa presenza in Irpinia di zone industriali purtroppo dismesse o non utilizzate.

Nell’interesse dell’Areale del “Greco di Tufo” e dell’Irpinia intera.”

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