“Prendiamo atto che in alcune zone della città i controlli del Comune, relativamente al superamento delle soglie acustiche, non vengono effettuati.
Questa condizione, invero, crea una concorrenza sleale tra gli stessi esercenti. Alcuni, infatti, rispettosi delle regole (imposte dal Comune stesso, si badi), ci hanno contattati per denunciare le condotte, non virtuose, di altri colleghi.
A pochi metri di distanza, infatti, un locale spegne la musica alla mezzanotte (senza superare i decibel e dopo aver richiesto ed ottenuto le autorizzazioni necessarie alla effettuazione dell’evento) ed un altro, invece, continua ben oltre le 2:00.
Nel comune sentire, ovviamente, vengono additati tutti come fracassoni, ma così non è.
Tale stato di fatto, nel totale immobilismo del Comune, comporta che chi non rispetta le regole avrà anche incassi maggiori, potendo offrire (si intende agli amanti del genere) musica a tutto volume, fino a notte, in barba alle regole, stringenti solo sulla carta.
Non va bene, perché trasferiamo ai
nostri giovani il messaggio che il più furbo vince.
Le domande, invero, sorgono spontanee: perché non si eseguono i controlli? Perché il Comune non stipula una convenzione con l’ARPAC? Ma gli agenti della Polizia Municipale non erano dotati di strumentazione in grado di misurare i decibel?
Abbiamo letto, ancora, della redazione di un regolamento per la ZTL. Bene, è importante che il Comune avvii tale procedura.
Proviamo a dare, come nostro costume, qualche consiglio: 1) chiudere i varchi e dotarli di telecamere che siano in grado di leggere le targhe; 2) rendere SEMPRE percorribili i vicoli, non concedendo suolo pubblico ove, per morfologia, non si possa garantire il transito veicolare; 3) ricercare dei modelli di regolamento ZTL da Città che abbiano maggiori affinità con il nostro Centro Storico; 4) azzerare tutti i permessi finora concessi e, come dire, partire da zero!
Noi vorremmo solo una Centro Storico più vivibile, governato da regole certe, con controlli efficaci.
Come più volte detto, il Quartiere è vitale e vissuto. Non è una scenografia. Ci abitano persone che meritato rispetto.
Ci aspettiamo risposte concrete, non sterili polemiche.”