“In queste settimane abbiamo osservato, letto, ascoltato ma come sempre si spende ospedale di Sant’Agata de’ Goti solo per le campagne elettorali.
Noi eravamo a conoscenza di un documento per lo spostamento di altre 9 unità ospedaliere per un totale 12, dal Sant’ Alfonso al Rummo, invece sono diventa 13; alla fine questa è la cruda realtà, altro che i teatrini, annunci e articoli sovrapposti illudendo e approfittando della buona fede di un popolo rassegnato che ha perso tutto, ora anche l’ospedale; purtroppo la cruda verità è questa.
Allo stato dei fatti, i nostri obiettivi non cambiano; la chiusura del Sant’ Alfonso è resa difficile dai continui accessi al pronto Soccorso (solo diurni) è la sopravvivenza del Reparto di Medicina che responsabilmente cura i ricoverati con pazienza e devozione ed al personale medico e paramedico va la nostra doverosa stima.
Purtroppo, da anni gli accessi al Pronto Soccorso sono stati distratti per l’atteggiamento del personale, ma questa è un’altra storia che poi ha scritto la storia.
Insomma stessa struttura ma come la medaglia due facce contrapposte.
Il Comitato ha bussato a tutte per porte, ma nessuno ha aperto, forse il motivo è da imputare all’eccessiva litigiosità che ha fatto passare in secondo ordine il problema sanitario mettendo al primo posto le dimissioni di questo o di quello; noi desideriamo ardentemente che vengano tutti a miti consigli e con l’impegno preso con i cittadini rappresentino le necessità del territorio; i comizi li possono fare al tempo opportuno, anche se in Italia le campagne elettorali non finiscono mai; come per le guerre tutti vogliono la pace e poi bisticciano, così, per la sanità tutti vogliono un servizio migliore e più efficiente e poi si incolpano reciprocamente e mentre loro polemizzano noi corriamo con il malato in macchina per trovare un luogo dove ricoverarlo e spesso senza successo.
Sappiamo che questo è un periodo particolare ed è giusto allontanarsi per ricaricarsi, ma la malattia non conosce ferie. Questo Comitato con l’incontro organizzato con i Sindaci il 26 luglio e attraverso di loro raggiungere ogni cittadino per destare la sensibilità per la problematica sanitaria che purtroppo emerge solo in caso di necessità; meglio allora pensarci prima e sapere dove andare.
Proporremo come ultima azione il blocco della Fondo Valle Isclero, da soli non è possibile ma tutti insieme siamo certi che faremo valere IL DIRITTO ALLA SALUTE.
Comitato Civico Spontaneo “Curiamo La Vita”.”