Altrabenevento e il comitato dei cittadini denominato “Salviamo le scuole Torre-Sala e il quartiere Mellusi dallo scempio”e il sindaco Mastella. Un rapporto da sempre molto conflittuale, con il primo assai complicato, con il secondo inaspritosi con la vicenda della scuola Torre. Il sindaco non è mai stato troppo amico dei comitati cittadini, con quelli che lo contestano poi meno che mai, e la vicenda della scuoloa Torre è materia troppo delicata per imbastirci un rapporto dialogante, alla luce anche delle ultime controversie.
Si ricorderà la polemica con l’assessore Pasquariello e il profluvio di comunicati e repliche che ne derivò. Toni assai accesi anche con Altrabenevento, nei confronti della quale l’Amministrazione cittadina tende a neutralizzarne l’efficacia con l’arma della delegittimazione.
Una strategia che vale sino a quando è possibile. Su Malies, pozzi, multe ed altre battaglie dell’associazione di Gabriele Corona la tattica ha anche retto ma oggi, in occasione della inagurazione della Casa di Jonas alla Pacevecchia, Mastella ha rotto gli indugi e senza mai citare la controparte ha alluso all’ultima provocazione del Gran Fustigatore e del Comitato che ieri l’altro avevano attaccato sul versante di un probabile errore nell’attribuzione del punteggio assegnato dal Ministero dell’Istruzione al progetto di demolizione e ricostruzione delle scuole Torre e Sala presentato dal Comune di Benevento.
“Il Comune di Benevento ha avuto 2 punti in più rispetto a quelli stabiliti dal bando per un (possibile) errato calcolo ministeriale, passando da 46 punti effettivi a 48 punti”, dicono Corona e il Comitato, secondo i quali quei due punti sono bastati per ammettere il Comune di Benevento come ultimo dei beneficati dei fondi PNRR scavalcando di fatto altri Comuni che avevano chiesto analogamente il finanziamento.
Mastella non ci sta e con atteggiamento risoluto ha replicato a muso durissimo difendendo la sua posizione ma evitando di entrare nel dettaglio delle motivazioni. Il sindaco non fa sconti e attacca a testa bassa. “Sono contro la loro città e questo è un atteggiamento incomprensibile. Il progetto di demolizione e ricostruzione andrà avanti come stabilito e non ci sono margini per eventuali alternative. Non regge la questione del bene storico, questa è terra tellurica e bisogna considerare la obsolescenza dei fabbricati. Non mi fermerò.”