Riceviamo e pubblichiamo nota a firma delle sigle sindacali Fp, Cgil Bn, Uil Fpl Bn
Nella giornata di oggi si è tenuta l’assemblea dei lavoratori del Comune di Sant’Agata de’ Goti, indetta dalla Fp CGIL e dalla Uil Fpl Benevento con il seguente ordine del giorno: Mancato pagamento salario accessorio 2023; Mancato avvio sessione negoziale anno 2024; Applicazione istituti contrattuali;
I rappresentanti provinciali delle sigle sindacali Domenico Raffa (CGIL FP) e Raffaele Fonzo (UIL FPL) hanno affrontato le criticità dell’Amministrazione Comunale in merito al pagamento del salario accessorio 2023 e l’avvio delle trattative del fondo 2024, a seguito di una verifica MEF che ha di molto diluito i tempi, con evidenti problematiche rispetto al pagamento delle prestazioni già effettuate sul 2023 e sul 2024 e foriere di potenziali e numerosi contenziosi da instaurare dinanzi al giudice del lavoro.
Pertanto sussistono le condizioni per avviare lo stato di agitazione del personale dipendente e delle azioni susseguenti. Ne è seguita una discussione tra i lavoratori partecipanti all’assemblea, ove le RR.SS.UU. e parte di lavoratori hanno condiviso forti preoccupazioni afferenti al mancato pagamento del salario accessorio del 2023 e il mancato avvio della sessione negoziale 2024 che pone grosse criticità nella applicazione, non solo degli istituti contrattuali afferenti a servizi già resi, ma anche a istituti contrattuali che impattano sulle progressioni di carriera (differenziali e verticalizzazioni) dei lavoratori e delle lavoratrici del Comune.
Tuttavia forte senso di responsabilità, si è deciso di differire lo stato di agitazione a settembre al fine di dare un lasso di tempo all’amministrazione per definire il fondo e di controdedurre alla autorità di ispezione del MEF, proponendo – stante la definizione della contrattazione 2023 – di liquidare un congruo anticipo del predetto fondo. Si è posta attenzione anche sulla grossa carenza di personale del Comune chiedendo all’amministrazione di provvedere al reclutamento di personale al fine di rimpinguare la pianta organica e, allo stesso tempo, di prevedere lo 0.55 % per implementare le verticalizzazioni in deroga.