A 6 anni di distanza dal disastroso incendio che interessò una vasta area dello Stir di Casalduni, che di fatto mise fine al ciclo di trattamento dei rifiuti, si ritorna finalmente sull’argomento che vede all’orizzonte un solido spiraglio per il trattamento dei rifiuti sanniti sul territorio. Un vantaggio per tutti comuni della provincia di Benevento che fino a questo momento per smaltire i rifiuti hanno fatto ricorso agli impianti del casertano o di Tufino, con prevedibili dispendi economici.
Per lo Stir di Casalduni ora si aprono finalmente nuovi scenari. Dopo una accurata rimozione degli imballaggi bruciati e altri rifiuti, si prevede la ripresa delle attività. La certezza è data anche dal fatto che la Regione Campania ha stanziato oltre 43 milioni di euro per i lavori di ripristino della piattaforma che dovrebbe essere dotata anche di un digestore anaerobico.
La nuova frontiera dello smaltimento dei rifiuti per il Sannio con una stazione di trasferenza sulla collina tra Casalduni e Fragneto Monforte, dovrebbe essere avviata entro il 2025 assieme alla messa in funzione della discarica di Sant’Arcangelo Trimonte, in questo piano veleggia anche il futuro dell’impianto di compostaggio di Sassinoro.
nel video che segue l’intervista al presidente della Provincia di Benevento Nino Lombardi