Gabbato lu santu, gabbata la festa, recita un vecchio adagio. E i vecchi adagi vanno sempre tenuti in considerazione. Prendiamo il caso della quattro giorni dedicata alla Madonna delle Grazie che oltre ad essere una ricorrenza religiosa, cui tutto il Sannio tiene e moltissimo, è anche uno dei non tantissimi momenti per i venditori ambulanti di far cassa.
E allora nulla quaestio su bancarelle con leccornie e fichi secchi, le giostre che,un tempo, ipnotizzavano gli occhi dei bimbi con la fantasmagoria di luci e suoni, chi scrive ne rimaneva letteralmente rapitto. E tuttavia è doveroso ripulire e non solo in modo superficiale. Gli abitanti del posto lamentano olezzi da attribuire agli oli utilizzati per friggere e che si sono impregnati sui marciapiedi emanando un odore di certo non gradevole. Sarebbe opportuno da parte degli addetti ai lavori passarci con mezzi adeguati prima che “o calore e a nzevatura” favoriscano l’arrivo di ospiti indesiderati.