”Grazie alla sentenza del Tribunale di Benevento – Sezione Lavoro – R.G. n. 1402/2024, il Comune di Benevento è venuto a conoscenza degli istituti contrattuali e le relazioni sindacali che ne definiscono i contenuti, nonché l’ informativa sindacale finalmente emanata dagli uffici dopo le innumerevoli note inviate dalla Fp Cgil che, purtroppo, sono state ignorate sino a quando il Giudice ha deciso che tale comportamento rivestiva evidenti caratteri di antisindacalità, quindi antidemocratici.
All’ informativa sindacale emessa dal Comune abbiamo presentato numerose osservazioni atte a migliorare l’ organizzazione della macchina amministrativa, a beneficio dei lavoratori e dei cittadini, e ottenuto così un primo incontro con la dirigenza, seppur non risolutivo
Se c’è dunque qualcuno a cui dare il merito di aver promosso una sentenza di tale natura “tellurica” questa è la Cgil, che pazientemente si è assunta l’ impegno di istruire scientemente dei capi d’ accusa assumendosene i rischi (anche di natura economica) e mettendoci le facce, poiché il nostro è un sindacato costruito su base democratica, non monarchica od oligarchica come certuni che, a cose fatte, rivendicano meriti che non solo non gli appartengono, ma per i quali non hanno mosso neppure un dito quando c’ era da sindacare.
Così la Cgil ha cominciato ad ottenere qualche risultato spingendo verso la regolarità di determinati provvedimenti adottati dall’ Ente, quali la Macrostruttura e l’ Organizzazione del Corpo di Polizia Municipale e Protezione Civile da incardinare, rispettivamente, alle dipendenze dell’ ufficio del Sindaco il primo, e la seconda presso le Opere Pubbliche, ma questo è solo una piccola parte di ciò che avevamo richiesto, nell’ attesa di essere convocati dall’ amministrazione, un’ attesa che è tornata ad essere ridondante nonostante l’ urgenza con cui determinati provvedimenti debbono tuttora essere adottati come, ad esempio, la contrattazione 2024 su cui anche in questo caso siamo stati gli unici ad essere parte attiva nella proposizione di contenuti quali i differenziali stipendiali, indennità, responsabilità, performance, incentivi, e tutta la partita sul salario accessorio per accrescere la qualità dei servizi erogati al cittadino.
Negli ultimi giorni abbiamo sollecitato anche il settore opere pubbliche per richiedere la immediata erogazione e definizione della performance 2023, una rimodulazione del settore stesso e la stipula di polizze assicurative per il personale tecnico così come previste dal contratto stesso.
Stiamo tuttora ascoltando le istanze dei lavoratori e delle lavoratrici che porteremo al tavolo della contrattazione che con tanto sforzo e pazienza abbiamo atteso: abbiamo la necessità che vengano liquidati tutti gli istituti 2023 ancora non erogati e che vi sia un confronto sui regolamenti che disciplinano le verticalizzazioni e i differenziali ancora relativi all’ anno scorso, troppe ancora le questioni da trattare e sulle quali aprire, anche se con ritardo, un serio e serrato confronto.”