Una piazza tematica con dibattiti e associazioni regionali che si confronteranno sui temi legati alle discriminazioni delle persone omosessuali, bisessuali e transgender. È questa “Piazza Pride”, l’iniziativa in programma domenica 7 luglio a partire dalle 18.30 a Benevento, nella cornice di piazza Roma.
L’obiettivo è quello di creare un momento di sensibilizzazione sui diritti della comunità LGBT+ e di confrontarsi sul loro stato dell’arte. L’elenco delle realtà locali organizzatrici è ricco: sindacati confederali, ANPI, Libera, Exit Strategy, Civico 22, Partito Democratico, Movimento 5 stelle, Città Aperta, Giovani democratici, Cusas, ESN, Demmis, Cellula Coscioni Benevento, Arci, Culture e Letture. Tre saranno i temi su cui si snoderanno i dibattiti: famiglie omogenitoriali, outing e coming out, discriminazioni verso le persone LGBT+.
Tra gli ospiti che animeranno la discussione ci saranno associazioni come Arcigay, Apple Pie, ‘Cca nisciun’ è fessa e persone che da anni si occupano di queste tematiche quali ad esempio il giornalista Francesco Lepore, lo psichiatra e docente universitario Paolo Valerio, Giuseppina La Delfa, a lungo presidente di Famiglie Arcobaleno.
Saranno presenti per il loro impegno politico su queste tematiche anche Marta Bonafoni, della Segreteria Nazionale del Partito Democratico e Alessandra Maiorino, senatrice del Movimento 5 Stelle”.
Al termine dei dibattiti la sera è previsto un momento musicale con live e music selection a cura di Nemesisterica e Antoa Supertramp.
L’iniziativa, che arriva una settimana dopo il Pride regionale di Napoli e l’anniversario dei moti di Stonewall, punto di svolta nella storia del movimento LGBT+, nasce da un appello lanciato dalla sezione Anpi di Benevento e che ha raccolto l’adesione delle altre realtà del territorio.
Negli scorsi mesi il governo ha assestato una serie di colpi che hanno provocato una retromarcia spaventosa in tema di diritti nel nostro Paese, come ad esempio la proposta di legge che istituisce il reato universale di gestazione per altri, lo stop alle registrazioni dei figli di coppie omosessuali nati all’estero, l’astenersi dal firmare l a proposta UE sui diritti LGBT+ e, ultimo in ordine cronologico, il dietrofront in materia sul documento finale del G7.
I valori dell’antifascismo oggi non possono non fare propria la battaglia per la rivendicazione dei diritti di ogni minoranza, con la consapevolezza che è da questi momenti di confronto in piazza che nascono le energie per costruire una resistenza comune.