Riceviamo e pubblichiamo nota della CGIL Bn
Davvero una brutta pagina per il Paese. Da poco è stato votato il decreto Calderoli che è legge e significa che da questo momento i presidenti delle Regioni potranno con questo Governo sottoscrivere accordi su 23 materie concorrenti e soprattutto su 500 competenze.
Il Governo dice che con questo decreto il Paese rimarrà unito, ci sarà scuola, istruzione e sanità per tutti, le Regioni non soffriranno quello che già stanno soffrendo, con l’autonomia differenziata si realizza un disegno secessionistico che fa carta straccia della coesione sociale e territoriale che sono alla base della nostra Repubblica.
La Cgil Benevento ribadisce la propria contrarietà all’autonomia differenziata, perché è un progetto che mette a rischio l’unità nazionale. Dare attuazione all’articolo 116, terzo comma, della Costituzione nelle condizioni date con le modalità proposte e senza risorse aggiuntive, rappresenta un attacco all’unitarietà dei diritti civili e sociali fondamentali delle cittadine e dei cittadini, che amplierà in maniera pesante le diseguaglianze e i divari esistenti e ridurrà ulteriormente la capacità del sistema territoriale pubblico di garantire servizi essenziali e universali alla popolazione soprattutto sul diritto alla Salute.
Così come riconoscere una competenza regionale esclusiva su materie di rilevanza strategica, rappresenta la rinuncia a un governo nazionale e unitario delle politiche economiche, industriali e di sviluppo del Paese. In altre parole lo Stato ABDICA al suo RUOLO.
Riteniamo profondamente sbagliato minare tre pilastri su cui si fonda la coesione e la tenuta stessa della nostra società, come l’istruzione e la sanità pubblica oltre che il contratto collettivo nazionale di lavoro. In Provincia di Benevento, dove ogni anno la popolazione diminuisce di circa 1600 residenti, perlopiù giovani, ci chiediamo come saranno garantiti i livelli essenziali di assistenza?
Per queste ragioni, riteniamo che vadano attivati tutti gli strumenti democratici a disposizione per evitare che le prospettive dell’Italia siano compromesse in maniera irrimediabile. Noi siamo pronti al referendum per difendere la Costituzione.