Sotto la spinta delle opposizioni ma essenzialmente dopo l’opera incessante di Altrabenevento, al fin della licenza la questione Malies, su cui incombono quanto meno una miriade di perplessità sui criteri di applicazione delle modalità relative all’affidamento degli appalti, approda all’attenzione della classe politica che governa la città partita, tanto per usare una citazione dantesca. Il vicesindaco De Pierro, chiamato direttamente in causa da Perifano e compagni, per la prima volta avverte l’esigenza di vederci chiaro in quel ginepraio fatto di vincitori e vinti e di decimali impazziti e gira la questione al segretrario generale Feola “affinchè risulti acclarata la trasparenza, l’imparzialità e la correttezza dell’azione amministrativa”
E questa chierezza sarà Feola a doverla fare istruendo una verifica approfondita onde capire se ci sia stata o meno irregolarità in quella intricata faccenda e dovrà essere sempre lui a chiamare in causa Antonio Iadicicco, il dirigente ai Lavori Pubblici, e presidente della commissione per l’aggiudicazione delle gare d’appalto, per farsi spiegare quanto è accaduto, la storia del verbale n.7, con tutte le sue presunte anomalie, come descritto con dovizia da Altrabenevento, e la Tabella di Valutazione con i punteggi poi modificati e sostituita nel verbale da un’altra tabella riveduta e corretta.
Tornando a bomba, appare francamente un po pilatesca la decisione del vicensindaco, dietro la quale però si nasconde la mano sapiente delle solite menti raffinatissime ma bisogna dare atto che dopo una cinquantina di giorni di assoluto silenzio della parte politica, abbondantemente sollecitata a dire la propria ma senza successo alcuno, e nei quali il solo Corona ha provvedduto a sollevare pesantissime eccezioni alla gara d’appalto, ora sia anche l’Amministrazione comunale a ravvedere la necessità di vederci chiaro.
E la vuole da Feola, il che sa un po di accanimento terapeutico nei confronti del capo dei dirigenti che si è però andato un po marginalizzandosi in queste ultime settimane. “Attendiamo la relazione del dott. Riccardo Feola e poi presenteremo la controrelazione con tutti i dati e i documenti che costringeranno l’amministrazione ad annullare quella scandalosa gara di appalto”, incalza inesorabile Gabriele Corona, “indipendentemente dagli accertamenti della Procura della Repubblica.”