breaking news

Pugliese, allineamento o rottura

Pugliese, allineamento o rottura

28 Maggio 2024 | by Enzo Colarusso
Pugliese, allineamento o rottura
Attualità
0

Pace fatta fra Pugliese e i suoi antagonisti? Parrebbe di si anche se non si tratta proprio di pace ma di tregua, almeno fino ad urne europee chiuse. Mastella, più che stare vicino al suo telefonino sempre caldo, ha dovuto sedare le faide che a turno gli si appalesano innanzi e che ha ragione di temere possano drenare voti alla causa muliebre.

Al sindaco l’elezione tout court di Sandra Mastella farebbe di certo piacere, ca va sans dire, ma di più gli interessa che si mantengano le posizioni, non si deragli, si dimostri quel minimo di compattezza necessario per le battaglie di domani. Ecco perchè ammanta queste consultazioni di un certo significato, più a lungo termine che a breve periodo.

Logico che gli “appiccichi” dei suoi lo mandino fortemente in bestia, così come il pressapochismo di molti burocrati lo esponga a brutte figure istituzionali di cui vorrebbe volentieri fare a meno. Ma ha bisogno di voti e allora è costretto a compattare il fronte e ad ingoiare qualche boccone amaro di troppo.

Poniamo il caso del nuovo comandante dei vigili Pugliese. Voluto da Santamaria, Feola e De Pierro per liquidare la stagione di Fioravante Bosco, il colonnello di Casoria ha subito fatto capire di non avere lacciuoli di sorta chiudendo due cantieri con tanto di informazione veicolate alla stampa e che con maggiore oculatezza avrebbe dovuto lasciar perdere.

Non un buon inizio, troppa autonomia, alla stampa va canalizzata l’informazione secondo i crismi del politicamente corretto, che poi si traduce con la regola dei comunicati stampa omologati da pubblicare e basta; così  come pure la richiesta di volere accorpare la carica “militare” a quella di dirigente del settore: niente da fare. Uno spirito libero nel mastellismo? Non è possibile e così i suoi sponsors diventano subito i suoi antagonisti e anzi cominciano a circoscriverlo, a limitarlo; pretendono da lui che metta in strada più uomini di quelli che ha in dotazione.

Feola lo obbliga con una disposizione scritta che assomiglia ad un ordine tassativo, Pugliese lo interpetra come una ingerenza nelle sue peculiarità di comandante ma non può fare altro che obbedire. La ruggine, checchè lui ne dica, esiste ma la “realpolitik” impone che per ora tutto venga messo in un cantuccio; se ne riparlerà a giugno inoltrato.

Intanto sono vere le strategie dei Basilischi per far fuori Pugliese. Belmonte ripreso dalla naftalina per riproporlo come vice ma lui non ne vuole sapere, Bosco che si propone anche gratis in caso di rottura per garantire la transizione e per stoppare sul nascere l’opzione Belmonte e che ritiene di essere stato il miglior comandante degli ultimi vent’anni.

La morale che se ne può dedurre è che non è tollerata alcuna impennata e che se Pugliese ha intenzione di restare dovrà capire che certe cose non le può fare. Potrà andare altrove e magari guadagnare anche di più ma se vuole restare una sola è la parola chiave: allineamento.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *