Le dimissioni del sindaco di Rotondi Ilario. In questa lettera aperta alla cittadinanza, l’ormai ex primo cittadino conferma la ineluttabilità della sua decisione ma non sgombra il campo dalle motivazioni reali che lo hanno indotto alle dimissioni se non una interrotta sintonia con la sua maggioranza ma di cui è ignota la matrice:
”Cari Concittadini di Rotondi,
Oggi vi scrivo con il cuore colmo di emozioni e con un profondo senso di responsabilità per comunicarvi una decisione che mi pesa enormemente, ma che sento necessaria.
Come ormai sapete ho rassegnato le mie dimissioni da Sindaco, inoltrando la lettera al Consiglio Comunale e per conoscenza al Prefetto.
Questa scelta ha richiesto un coraggio che solo l’amore per il nostro paese può dare.
Nella vita, infatti, bisogna sapere quando è il momento di lasciare, soprattutto quando tutti i tentativi possibili sono stati esplorati.
In questi anni, ho dedicato ogni mia energia e tutta la mia persona al bene della nostra comunità.
Ho cercato di essere un amministratore sempre presente.
Ho ispirato ogni mia azione a trasparenza, rettitudine ed onestà.
Ho sempre mirato la mia azione amministrativa al bene comune e al miglioramento della qualità della vita dei Rotondesi.
Tuttavia, ho dovuto constatare con amarezza che “l’accanimento terapeutico” non giova a nessuno e che una maggioranza priva del coraggio necessario per prendere decisioni significative per il bene della collettività non può portare avanti un progetto comune.
Personalismi, ostruzionismi pregiudiziali, riunioni inconcludenti e litigiose, spesso accompagnati da trame e manipolazioni sistematiche, hanno reso impossibile un’azione amministrativa efficace e trasparente.
Ho un concetto diverso di amministrazione, un concetto che la mia storia personale dimostra ampiamente.
Per me, amministrare significa agire sempre nell’interesse della collettività.
In ogni ruolo che ho ricoperto e che ricopro, ho considerato la cosa pubblica come un atto d’amore verso il nostro paese, un impegno sacro che non può essere svenduto né negoziato.
La politica deve essere un servizio alla comunità e non uno strumento per accudire interessi personali.
Rotondi, in questo senso, merita di più.
Merita un’amministrazione che lavori con dedizione, trasparenza e passione per il bene di tutti.
Proprio per questo, con grande rammarico, ho deciso di interrompere un percorso che, in questa logica è divenuto irrealizzabile.
I principi cui mi sono sempre ispirato e che ho sempre praticato non mi consentono di servire il padrone di turno!
La mia coscienza e il mio amore per Rotondi mi hanno imposto, dunque, di prendere questa amara decisione per il bene di tutti noi.
Vi ringrazio di cuore per la fiducia che avete riposto in me.
La vostra fiducia è stata fonte di grande forza e motivazione.
Sono profondamente grato a tutti voi per il sostegno, la comprensione e l’affetto che mi avete sempre dimostrato.
Il mio impegno per Rotondi non finisce qui!
Continuerò a lavorare per il bene della nostra comunità, anche se in forme diverse.”