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Servizio 118, le proposte delle associazioni sannite per evitare la demedicalizzazione delle ambulanze

Servizio 118, le proposte delle associazioni sannite per evitare la demedicalizzazione delle ambulanze

10 Maggio 2024 | by redazione Labtv
Servizio 118, le proposte delle associazioni sannite per evitare la demedicalizzazione delle ambulanze
Attualità
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Le associazioni Cittadinanza attiva (Nicola Boccalone) Movimento Civico per l’Ospedale di Sant’Agata (Maria Rosaria Oropallo) Salute e Territorio (Alfredo Lavorgna) Rete UCCP San Giorgio del Sannio (Attilio Petrillo) AVO BN (Mario Domenico Rossi) SannioCuore (Amedeo Ceniccola) SPI CGIL Valle Telesina (Domenico De Blasio) No demedicalizzione 118 Fortore Miscano (Giuseppe Fusco) Comitato SOS Sanità Valle Vitulanese (Angelo Piazza) hanno inviato  al Presidente della conferenza dei sindaci, On. Clemente Mastella, al Direttore Generale dell’Asl, Dott. Gennaro Volpe e al Direttore Sanitario ASL di Benevento, Dott. Marco De Fazio,  le proposte operative utili ad evitare la demedicalizzazione del servizio di 118.
“Le sottoscritte Associazioni, facendo seguito alla riunione del 16.10.2024 convocata dalla S.V. per discutere sulla riorganizzazione del servizio di emergenza 118 della ASL di Benevento, espongono quanto segue. 
Premesso che  Il servizio di Emergenza Territoriale 118 della ASL di Benevento, come disposto dai provvedimenti regionali, ha una dotazione organica di 78 medici da utilizzare in dieci postazioni mobili con ambulanza medicalizzata (otto SAUT e due PSAUT) e tre postazioni fisse (due PSAUT e una Centrale Operativa) per un totale complessivo di 13 postazioni distribuite sul territorio provinciale come da tabella sotto riportata. 
Postazioni mobili e fisse Sede postazioni 118 Organico previsto 1 Ambulanza medicalizzata SAUT Benevento BN1 6 2 Ambulanza medicalizzata SAUT Benevento BN2 6 3 Ambulanza medicalizzata SAUT Morcone 6 4 Ambulanza medicalizzata SAUT Airola 6 5 Ambulanza medicalizzata SAUT Vitulano 6 6 Ambulanza medicalizzata SAUT San Giorgio del Sannio 6 7 Ambulanza medicalizzata SAUT Limatola 6 8 Ambulanza medicalizzata SAUT San Salvatore Telesino 6 9 Ambulanza medicalizzata PSAUT Cerreto Sannita 6 10 Ambulanza medicalizzata PSAUT San Bartolomeo in G. 6 11 Postazione fissa PSAUT Cerreto Sannita 6 12 Postazione fissa PSAUT San Bartolomeo in G. 6 13 Postazione fissa Centrale Operativa 118 6 Totale 78
 Il contingente medico dei 78 medici si è assottigliato nel tempo (decessi, messa in quiescenza, trasferimenti, inidoneità assolute e relative, ecc.) e per far fronte alla carenza d’organico la ASL, a far data dal 1° luglio 2023, ha attivato un progetto sperimentale di demedicalizzazione di quattro ambulanze con contestuale attivazione di due automediche;  
L’attuale contingente medico di 48 medici (62% della pianta organica) è pertanto utilizzato in undici postazioni (non più tredici) di cui otto (non più dieci) sono postazioni mobili (sei ambulanze e due automediche) e tre restano confermate come postazioni fisse (due PSAUT e una Centrale Operativa) come da tabella che segue. 
Postazioni mobili e fisse Sede postazioni 118 Organico al 30 Aprile 2024 1 Auto medica SAUT Benevento 5 2 Auto medica San Marco dei Cavoti 3 3 Ambulanza medicalizzata SAUT Morcone 5 4 Ambulanza medicalizzata SAUT Airola 4 5 Ambulanza medicalizzata SAUT Vitulano 4 6 Ambulanza medicalizzata SAUT San Giorgio del Sannio 2 7 Ambulanza medicalizzata SAUT Limatola 5 8 Ambulanza medicalizzata SAUT San Salvatore Telesino 5 9 Postazione fissa PSAUT Cerreto Sannita 6 10 Postazione fissa PSAUT San Bartolomeo in G. 5 11 Postazione fissa Centrale Operativa 118 4 Totale 48 
Verificato che  Con la demedicalizzazione sono stati segnalati significativi squilibri di copertura territoriale dell’emergenza Sanitaria soprattutto nelle aree interne, dove emergerebbe un peggioramento del servizio con esiti drammatici in relazione all’aumento dei tempi dell’intervento medico sui codici rossi; 
Nonostante le molteplici criticità segnalate servizio che hanno avuto vasta eco anche sugli organi d’informazione, la ASL ha avviato il processo di demedicalizzazione di tutte le ambulanze del 118 nonché l’attivazione di sei automediche con l’effetto di ridurre complessivamente il numero delle postazioni mobili medicalizzate da dieci ambulanze a sole 6 auto mediche; 
Ravvisato che   demedicalizzazione proposta non trova piena aderenza all’ipotesi assoluta di carenza d’organico in quanto i 48 medici in servizio sono perfettamente in grado di coprire un ampio numero di turnazioni con l’utilizzo delle prestazioni aggiuntive; – l’ASL non consente ai medici di effettuare le prestazioni aggiuntive fino al completamento delle 48 ore settimanali di lavoro come previsto dalle vigenti disposizioni di legge;
 La demedicalizzazione delle ambulanze e l’attivazione di sei automediche acquisite mediante sostanziale procedura di esternalizzazione di servizio determinerebbe altresì un aumento della spesa annua di circa 1,5 milioni di euro;
 La Legge n. 213 del 30.12.2023 di bilancio dello Stato, ha stanziato risorse aggiuntive per 200 milioni di euro finalizzate esclusivamente all’utilizzo delle prestazioni aggiuntive per fronteggiare la carenza d’organico e ridurre le esternalizzazioni 
Propongono la puntuale applicazione della Legge 30 Dicembre 2023, n. 213 “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026” che all’art. 218 richiama l’art. 11 , co 1, del D.L. 30 marzo 2023, n. 34, convertito dalla Legge 26 Maggio 2023 n. 56 e così recita: “Gli enti del servizio sanitario nazionale, per affrontare la carenza di personale medico … e al fine di ridurre l’utilizzo delle esternalizzazioni possono ricorrere, per il personale medico, alle prestazioni aggiuntive”; b) La puntuale applicazione del D.Lgs n. 66/2003, art. 4, co 2, che così recita: “La durata media dell’orario di lavoro non può in ogni caso superare, per ogni periodo di sette giorni, le 48 ore, comprese le ore di lavoro straordinario”, per consentire ai medici di effettuare l’orario di lavoro fino ad un massimo di 48 ore settimanali di lavoro. Si esprime rammarico nei confronti della ASL per il mancato riscontro all’allegata richiesta di dati inoltrata dalle scriventi associazioni”

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