Le organizzazioni sindacali FAI CISL, FLAI CGIL e UILA UIL della Campania, con il presente documento desiderano esporre le ragioni dello stato di agitazione e dello sciopero generale nel settore idraulico-forestale, nonché le richieste delle lavoratrici e dei lavoratori rappresentati.
Il 18 aprile u.s., a termine della riunione del “Tavolo Regionale per la tutela, gestione e valorizzazione del patrimonio forestale”, abbiamo espresso profonda preoccupazione per la mancanza di progressi significativi riguardo alla modifica dell’articolo 30, comma 4 bis, della Legge Regionale 11/96, concernente lo sblocco del turnover nel settore della forestazione.
Sebbene si sia ottenuto il blocco dell’utilizzo dei lavoratori in somministrazione per interventi di forestazione e bonifica montana nel triennio 2024/2026, grazie agli sforzi dell’assessore Nicola Caputo e della Direzione Generale per le Politiche agricole, alimentari e forestali, siamo delusi dall’immobilità delle istituzioni regionali e dalla mancanza di soluzioni concrete.
Questa situazione ha portato alla dichiarazione dello stato di agitazione del settore, culminato nello sciopero generale di oggi.
Inoltre si sottolinea che la lotta sindacale continuerà finché i vertici della Regione Campania non garantiranno la trasformazione a tempo indeterminato dei circa 1000 precari storici nel settore forestale.
Questi lavoratori e le loro famiglie vivono da anni in una condizione di precarietà a causa di una mancanza di visione strategica regionale miope, che nega loro la sicurezza e non valorizza il settore forestale, essenziale per la sicurezza del territorio in un periodo di cambiamenti climatici.
Chiediamo al Presidente De Luca di ascoltare le nostre richieste e porre fine a questa vertenza storica, impegnandosi a rilanciare il settore forestale per un futuro sostenibile.
