Da diverse settimane è partito il percorso assembleare indetto da FAI CISL, FLAI CGIL e UILA UIL Campania, per discutere con le lavoratrici e i lavoratori idraulico-forestali delle condizioni di lavoro e delle rivendicazioni sindacali che hanno portato allo stato di agitazione e allo sciopero del 10 maggio.
Il malcontento registrato è tangibile ed allarmante. “Dopo anni di impegno al servizio della comunità, è semplicemente intollerabile ritrovarsi ancora una volta senza prospettive per il futuro!”, commenta uno dei lavoratori presente all’assemblea di oggi.
Le lavoratrici e i lavoratori sono stufi della mancanza di risposte concrete da parte della Regione Campania, che continua a disattendere le promesse di stabilizzazione e di sicurezza economica e contrattuale.
Anche se è stato ottenuto il blocco dell’utilizzo dei lavoratori in somministrazione per la realizzazione degli interventi programmati con il DEPF 2024/2026, i lavoratori forestali si dichiarano sempre più decisi a lottare per i propri diritti.
Il 10 maggio sarà una giornata di mobilitazione e protesta, in cui le lavoratrici e i lavoratori idraulico-forestali scenderanno in piazza per chiedere più sicurezza sul loro futuro. “La determinazione di questi lavoratori è forte e non si fermerà e anche noi, con i nostri gruppi dirigenti, siamo pronti a combattere al loro fianco – concludono i segretari generali di FAI CISL, FLAI CGIL e UILA UIL Campania – e per questo chiediamo un’immediata presa d’atto da parte della Regione Campania e un impegno concreto per porre fine a questa situazione insostenibile e garantire un futuro dignitoso per tutte le lavoratrici e i lavoratori idraulico-forestali”.