Le condizioni della Casa Circondariale continuano ad essere allarmanti per sovraffollamento, carenza di organico e difficoltà nella gestione della popolazione detenuta: criticità gestionali in quasi tutto l’istituto”. È la denuncia del Sindacato Autonomo della Polizia Penitenziaria, i cui dirigenti, guidati dalla segretaria regionale Tiziana Guacci, hanno visitato ieri il carcere di Avellino.
“Nell’ultimo periodo -sottolinea la nota del Sappe- sono stati trasferiti da altri istituti un notevole numero di detenuti che ha vertiginosamente fatto crescere la popolazione detenuta a circa 620 detenuti a fronte di una capienza regolamentare di 507.
A peggiorare la situazione, si aggiunge la cronica carenza di organico del personale di Polizia: complessivamente sono 81 le unità in meno”. La delegazione del sindacato ha anche constatato, “il caos nella gestione dei servizi e dei turni di lavoro, che si ripercuote sulla sicurezza dell’istituto: un solo agente è addetto alla sorveglianza del reparto isolamento”.
Il Sappe si appella dunque ai vertici del Dap: “Il quadro complessivo è risultato a dir poco “disastroso: serve un’ispezione ministeriale urgente per fronteggiare le criticità che oramai da tempo si registrano nel carcere di Avellino”