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Piazza Pacca, ora salta fuori il recupero delle terme. Inaugurazione “sine die”

Piazza Pacca, ora salta fuori il recupero delle terme. Inaugurazione “sine die”

15 Aprile 2024 | by Enzo Colarusso
Piazza Pacca, ora salta fuori il recupero delle terme. Inaugurazione “sine die”
Attualità
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Piazza Cardinal Pacca l’inaugurazione tarda ad arrivare. Mastella vuole asfaltare tutta la piazza ma non basta. Nelle operazioni di recupero rientrano anche quegli spazi non pertinenti l’infopoint, in particolare la zona a ridosso delle mura che si potrebbe identificare come quelle dedicate alle terme su cui fu poi costruita la chiesa di Sn Pietro. Lì ci sarebbe la volontà di ripulire gli spazi dai rovi che la fanno da padrona ma occorre il via libera della Soprintendenza che dagli uffici dei Lavori Pubblici non fanno mistero di considerare possibile.

In realtà, all’interno vi sarebbero ulteriori reperti archeologici che potrebbero essere fonte di ulteriori lungaggini. Questi intendimenti, ovviamente, ritarderanno il taglio del nastro ma l’Amministrazione fa professione di ottimismo pensando di chiudere tutto nel giro di qualche settimana. Speranza troppo rosea che potrebbe cozzare con qualche problemino di carattere economico con la ditta che ha condotto i lavori i cui contenziosi potrebbero essere all’origine di queste dilazioni di carattere temporale.

Lapidarioum. Anche qui date certe non ce ne sono. C’è in compenso la presenza degli undici reperti scelti dalla commissione degli 8 col benestare della Soprintendenza. Ora si tratterà di rupulirli e poi collocarli all’interno della teca ma la sensazione è che si voglia procedere con cautela.

Da una parte all’altra della città. Nell’anno dedicato a Tayllerand e al Decennio Francese, ca va sans dire, l’assessorato alla Cultura del Comune e il Museo del Sannio si stanno attrezzando per le celebrazioni da dedicare alla figura di Charles Maurice de Tayllerand, una delle personalità più emblematiche della Francia pre e post rivoiluzionaria fino ad arrivare alla restaurazione borbonica dopo il Congresso di Vienna. Sarà in città anche il Console di Francia di stanza a Napoli e per l’occasione l’assessorato alla Cultura della città aveva pensato ad una affascinante ricostruzione storica: riapporre una cuspide dedicata proprio al Principe alla sommità dell’obelisco di Piazza Santa Sofia e che si pensava conservata nei depositi del Museo del Sannio.

Ma li c’è solo il terminale che sostituì quello del periodo napoleonico, non la cuspide che si vorrebbe riproporre e di cui al momento però non vi è traccia. Se salterà fuori sarà una vera chicca, una testimonianza della considerazione della città nei confronti dei del Tayllerand che a Benevento non venne mai delegando tutto al De Beer, la sua longa manus beneventana.

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