Contro il progetto della Asl di Benevento di demedicalizzare le ambulanze del 118 scendono in campo numerose associazioni cittadine del territorio che hanno richiesto al sindaco di Benevento Clemente Mastella,in qualità di presidente, di convocare una riunione urgente la Conferenza de Sindaci della provincia sannita.
L’incontro – secondo le associazioni – serve a rappresentare proposte concrete finalizzate ad assicurare uniformi livelli di assistenza nel soccorso extraospedaliero per l’intero territorio di competenza.
La richiesta è stata sottoscritta da “Cittadinanza attiva” (presieduta da Nicola Boccalone), “Movimento Civico per l’Ospedale di Sant’Agata” (Maria Rosaria Oropallo), “Salute e Territorio” (Alfredo Lavorgna), “AVO BENEVENTO” (Mario Domenico Rossi), “SannioCuore” (Amedeo Ceniccola), “SPI CGIL Valle Telesina” (Domenico De Blasio), “No demedicalizzione 118 Fortore Miscano” (Giuseppe Fusco), “Rete UCCP San Giorgio del Sannio” (Attilio Petrillo), e “Comitato SOS Sanità Valle Vitulanese” (Angelo Piazza).
Di seguito la missiva inviata.
“Premesso che: l’ASL Benevento, a far data dal 1 Luglio 2023, ha varato un progetto sperimentale di demedicalizzazione di quattro ambulanze del 118 con contestuale attivazione di due auto mediche; la demedicalizzazione ha determinato la riduzione delle prestazioni aggiuntive e l’aumento dell’esternalizzazione del servizio (approvvigionamento di infermieri e autisti da utilizzare sulle due auto mediche) in evidente contrasto, tra l’altro, con la Legge n. 56 del 26 Maggio 2023 in cui si prospetta la possibilità di utilizzare le prestazioni aggiuntive al fine di garantire uno standard minimo di efficienza dei servizi, con l’effetto di veder ridurre anche le esternalizzazioni;
Considerato che: non sono mancati negli ultimi mesi casi di palpabile criticità, accompagnati da clamore mediatico, per cui la sperimentazione adottata ha determinato gravi squilibri di copertura
territoriale dell’Emergenza Sanitaria, soprattutto nelle aree interne in cui si è riscontrato un peggioramento del servizio con esiti drammatici dovuti all’aumento dei tempi dell’intervento
medico sui codici rossi
Considerato, altresì, che nonostante il peggioramento del servizio, la ASL ha proposto di demedicalizzare tutte le ambulanze del 118 e di attivare sei automediche;
Rilevato che non è difficile percepire che la problematica ha assunto particolare rilievo ed importanza, dovuta al livello quali-quantitativo dei servizi previsti in ambito emergenza-urgenza, che, tra
l’altro, non sembrano essere in linea con gli obiettivi strategici correlati alla sicurezza delle cure e alla loro erogazione con carattere di uniformità sull’intero territorio ; la questione da tempo merita di essere ricondotta nell’alveo di un’ordinata gestione dei servizi, che nasca prioritariamente da un dialogo costante e costruttivo tra gli Organismi della stessa Asl e le Parti Sociali, di cui si ravvisa la carenza; è interesse delle Associazioni istanti dare il proprio contributo affinché sia recuperato un modello gestionale capace di dare risposte alle legittime istanze del territorio.
Chiedonono un incontro urgente con la S.V. per rappresentare proposte concrete finalizzate ad assicurare uniformi livelli di assistenza nel soccorso extraospedaliero per l’intero territorio di competenza, in modo da valutare l’opportunità di trasferirle all’attenzione della Conferenza dei Sindaci da Lei presieduta. Si rimane fiduciosi in un rapido riscontro cogliendo l’occasione di salutarLa distintamente. Grazie sin da ora per l’interesse riservato”