Invaso di Campolattaro prove tecniche di inizio dei lavori. L’acqua bassa è suggestiva ma rimanda all’idea che nella prossima primavera si possa procedere con le operazioni da 700mln di euro che faranno della diga la più grande opera strategica in territorio sannita di sempre.
Quanto poi di questa impresa ne possa beneficiare il territorio del Sannio è ancora tutto da dimostrare, compreso il discorso legato alla potabilizzazione dell’acqua. Oltre al problema degli scarichi fognari torna la questione della galleria da 7 km al di sotto del costone e il problema delle frane che oggettivamente insiste proprio nel punto in cui dovrà passare il tunnel del diametro di 5 metri. Frane che continuano a provocare disagi come quello segnalato da Altrabenevento sulla martoriata via interlacuale di pertinenza della Provincia, in territorio di Morcone.
E noi siamo tornati sul luogo del delitto constatando la sconnessione di 40 cm per cui la Provincia ha deciso di transennare con il nastro la porzione di strada interessata al nuovo smottamento franoso. Altri, di minore entità, ne abbiamo visti lungo la via ma testimoniano che il movimento è si lento ma attivo, così come riferiscono le perizie commissionate dalla stessa Provincia.
Abbiamo cercato di metterci in contatto, ma senza riuscirci, col presidente di Asea Mastrocinque che illo tempore aveva sollevato i suoi dubbi sulla scelta di quella ubicazione, nel punto in cui dovrà essere scavata la galleria, paventando la possibilità di una variante per evitare l’insorgere di possibili problematiche; abbiamo sentito invece il sindaco di Morcone Paglia che ci ha spiegato come quella strada sia stata costruita in modo assai opinabile ma che con la presenza delle frane essa manifesti criticità ancora maggiori.
In sostanza nessuna novità di rilievo che già non sia stata evidenziata nei nostri reportage nel corso di questi ultimi due anni ma una certezza si; che gli smottamenti ci sono e proseguono e che la questione delle frane è un problema da affrontare e possibilmente risolvere.