Il boom di turisti che il ponte pasquale avrebbe fatto registrare a Benevento e nel Sannio. A leggere i titoli de Il Mattino un’orda di 50mila presenze ha letteralmente invaso il capoluogo; poi però, a leggere l’articolo dell’amico Martone, ci si accorge che quella moltitudine incredibile è spalmata su tutta la provincia sannita.
Altrabenevento interviene sull’argomento e parla di “bufala.”
“Il Mattino di Benevento si conferma giornale che spesso spara titoli sbagliati che non hanno nessuna attinenza con la realtà e neppure con il contenuto degli articoli che pubblica”, carica a testa bassa l’associazione che fa capo a Gabriele Corona che parla di “bufala colossale”.
“Cinquantamila turisti in giro per le strade di Benevento (città da 50.000 abitanti) sono una esagerazione assoluta, un numero impressionante che, ovviamente, nessuno ha visto, neppure tra i giornalisti.
Corona cita anche “Gazzetta di Benevento che, con aplomb diverso e meno diretto, cita Antonio Petito presidente della Pro Loco Samnium: “E’ stato un Lunedi’ in Albis, di Pasquetta, senza grosse presenze turistiche nella nostra citta’. Gruppi organizzati non se ne sono visti e le guide della Pro-Loco ‘Samnium’, ci ha detto il presidente Pino Petito, sono rimaste con le braccia conserte”.
“In verità, il clamoroso errore de Il Mattino non si può addebitare al giornalista che ha firmato l’articolo il quale, nonostante l’enfasi eccessiva dei pochi intervistati, a proposito di numeri ha scritto “Difficile fare i calcoli al millesimo, ma complessivamente si calcola che nel comprensorio ci siano state circa 50.000 presenze a partire da sabato scorso”
Quindi, 50.000 presenze in tre giorni, nel “comprensorio” cioè in tutta la provincia, calcolando anche i beneventani che sono andati negli agriturismo “fuori porta” oppure in montagna, nei boschi e lungo i fiumi per la scampagnata.
E quindi, come gli è venuto in mente al direttore casertano della redazione beneventana del Mattino mettere a quell’articolo il titolo “In cinquantamila per le strade del centro” che potrebbe indurre gli amministratori locali ad attribuirsi meriti per lo sviluppo turistico che non hanno?”
