Da Sant’Angelo a Cupolo alle Fosse Ardeatine. E’ la parabola di Francesco Pepicelli carabiniere, un uomo sempre fedele alle sue impostazioni. Volontario nella guerra d’Abissinia, l’avventura coloniale del Fascismo, tra le fila della formazione clandestina dei Carbinieri quando scelse di aderire alla lotta partigiana e antifascista.
L’attentato di via Rasella, il suo arresto, le torture della Gestapo, la fucilazione fra i 335 martiri di quell’eccidio, l’acme della ferocia nazifascista e di cui ieri 24 marzo è stato l’ottantesimo anniversario. E oggi, proprio a nella sua Sant’Angelo a Cupolo, l’Arma in concerto con l’Anpi e il Comune di Sant’Angelo a Cupolo, gli ha reso l’omaggio dovuto con la cerimonia dell’apposizione della corona d’alloro alla presenza delle massime autorità della provincia e del sindaco di Benevento Mastella.
Una giornata della memoria e il destinatario sono proprio i ragazzi cui è assegnato il compito della tradizione del messaggio di pace e di libertà
le dichiarazioni nel video che segue