“La Giornata Internazionale delle Foreste sia un’occasione non solo per riflettere sull’importanza dei boschi e sui pericoli della deforestazione, ma anche per agire concretamente valorizzando il lavoro idraulico-forestale come leva di sviluppo, contrasto ai cambiamenti climatici e recupero delle aree interne”.
Lo scrive sulla pagina Facebook della Fai-Cisl nazionale il Segretario Generale Onofrio Rota in occasione della Giornata Internazionale delle Foreste, istituita dall’Onu nel 2012, celebrata ogni 21 marzo per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza delle foreste.
“La tutela delle foreste – aggiunge il sindacalista della Federazione agroalimentare cislina – non passa per il loro abbandono ma, al contrario, per una forestazione produttiva in grado di connettere le filiere agropastorali e alimentari con quelle del legno, del turismo, dell’energia.
Invece in tanti territori e regioni la politica continua a tenere ai margini gli operai idraulico-forestali negando loro le promesse stabilizzazioni contrattuali e il dovuto riconoscimento professionale.
Ci auguriamo che in linea con la Legge sul ripristino della natura, approvata poche settimane fa dal Parlamento Europeo, l’Italia sappia dotarsi di un proprio piano nazionale guardando in primis a questa categoria di lavoratori e lavoratrici”.
“Nell’ambito della nostra campagna ‘Fai bella l’Italia’ – annuncia in conclusione Rota – il 4 maggio svolgeremo assieme a Coldiretti e Fondazione Symbola anche un’importante iniziativa nazionale abbracciando simbolicamente ciascuno degli oltre 4mila alberi monumentali d’Italia censiti in tutte le nostre regioni.
Un patrimonio di inestimabile valore sia sul piano culturale e territoriale che paesaggistico e della biodiversità, con oltre 250 specie di alberi secolari censiti, che svolgono un ruolo determinante anche in chiave preventiva contro il dissesto idrogeologico.
Il loro monitoraggio andrà implementato e aggiornato con il contributo di tutti, e le nostre ‘tute verdi’ sono pronte a fare la propria parte insieme a ricercatori ed esperti, cittadini, associazioni locali e scuole”.