Doppio appuntamento questa mattina per il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi in Alta Irpinia, prima ad Aquilonia e poi a Sant’Angelo dei Lombardi.
Una folta platea ha fatto da cornice questa mattina in occasione dell’inaugurazione del Fondo “De Matteo”, che si è svolta nei locali della Biblioteca del Museo Etnografico “Beniamino Tartaglia”, alla presenza del ministro Piantedosi. L’iniziativa, a cui hanno partecipato anche il Prefetto di Avellino Spena, l’On. Gubitosa, il Presidente della Provincia di Avellino Buonopane, i sindaci del territorio, è stata organizzata dal Comune di Aquilonia e dal Museo MEDA “Beniamino Tartaglia”, che hanno voluto omaggiare la figura di Giovanni De Matteo, magistrato di origine aquiloniese, che ha ricoperto durante la sua carriera giuridica numerosi incarichi, tra i quali quello di Procuratore Capo della Repubblica di Roma e Presidente di Sezione della Suprema Corte di Cassazione.
Il Fondo “De Matteo”, che va ad arricchire ulteriormente il già grande patrimonio di testi presenti nella biblioteca del museo aquiloniese, custodisce al suo interno numerosi libri della sua biblioteca personale, le sue opere, e numerosi oggetti della sua vita professionale da magistrato. Come voluto e più volte espresso dallo stesso De Matteo, che non ha mai dimenticato la sua terra natale, i contenuti del fondo sono giunti oggi ad Aquilonia, dove saranno conservati in un’apposita sezione espositiva negli spazi del Museo Etnografico.
La giornata ha preso il via con l’arrivo del Ministro Piantedosi presso il Municipio di Piazza Marconi, dove è stato accolto dal Prefetto Spena e dal Sindaco di Aquilonia, Antonio Caputo. Successivamente, al Museo Etnografico, dopo una visita guidata riservata alle autorità e curata dal Direttore Vincenzo Tenore, è stata scoperta una targa in onore di Giovanni De Matteo, posta all’ingresso della sezione riproduttiva dello studio romano del magistrato aquiloniese, che ospiterà il fondo bibliotecario dedicato a lui. Durante il convegno tenutosi successivamente, il sindaco Caputo e il Prof. Dario Ianneci hanno offerto un quadro dettagliato della vita e delle opere di De Matteo.
Infine, il Ministro Piantedosi ha evidenziato l’importanza del lavoro svolto dal magistrato, specialmente durante gli “Anni di piombo”, uno dei periodi più tumultuosi della storia italiana. In chiusura dell’evento, il Presidente del Museo Vito Coppola ha donato al Ministro una raccolta delle opere appartenenti alla collezione “Libri del Museo”, frutto della casa editrice del Museo Etnografico “Beniamino Tartaglia”.
L’evento di questa mattina, oltre ad omaggiare la figura di un cittadino aquiloniese che ha ricoperto ruoli di rilevanza nel panorama giuridico italiano, ha rappresentato, vista la presenza del Ministro Piantedosi, una grande occasione di confronto e di interlocuzione con il governo centrale da parte delle amministrazioni locali, sui temi centrali alle comunità delle aree interne, come quelle dello sviluppo, delle difficoltà di amministrazione, delle infrastrutture strategiche, dell’occupazione e della cultura.
La seconda tappa del ministro è stata a Sant’Angelo dei Lombardi per l’inaugurazione del “Centro Rotary IntegrationLab” che si inserisce in un contesto più ampio di sperimentazione e innovazione, che punta a valorizzare le risorse del territorio e a promuovere un’agricoltura sostenibile e inclusiva. Attraverso attività formative, ricerca e sviluppo, il progetto si propone di creare nuove opportunità lavorative per i migranti e di favorire la coesione sociale e il benessere comune.
La presenza del ministro Piantedosi all’inaugurazione del Centro sottolinea l’importanza che il governo attribuisce a iniziative di questo genere, che promuovono lo sviluppo economico e sociale dei territori marginali. Attraverso la collaborazione tra istituzioni, associazioni e università, Sant’Angelo dei Lombardi si configura come un esempio di buone pratiche per la valorizzazione del territorio e l’integrazione dei migranti.
Il Centro Rotary IntegrationLab rappresenta, quindi, una risposta concreta ai bisogni e alle opportunità del territorio irpino, mostrando come il dialogo interculturale e la valorizzazione delle competenze possano essere fondamentali per la costruzione di un futuro sostenibile e inclusivo.