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Censis: la tv resta il mezzo più amato dagli italiani. Il telegiornale la fonte di informazione principale

Censis: la tv resta il mezzo più amato dagli italiani. Il telegiornale la fonte di informazione principale

14 Marzo 2024 | by redazione Labtv
Censis: la tv resta il mezzo più amato dagli italiani. Il telegiornale la fonte di informazione principale
Attualità
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La televisione resta il mezzo più amato dagli italiani. A dirlo è il 19esimo rapporto Censis sulla comunicazione presentato nei giorni scorsi a Roma presso la Biblioteca Luciano Spadolini del Sanato della Reppublica. I dati del rapporto ci dicono che il sistema televisivo riesce a raccogliere ancora un vasto pubblico rispondendo alle diverse preferenze ed esigenze comunicative di ciascuono.

Nel 2023 a guardarla è stato il 95,9% degli italiani. La televisione tradizionale resta la preferita, ma aumenta la percentuale di italiani che usufruiscono di web tv e smart tv: il 56,1% dell’ utenza, con un +3,3% in un anno. Boom della tv mobile, ossia tramite smartphone e tablet: che è passata dall’1,0% di spettatori nel 2007 al 33,6% di oggi. Dovrà ricredersi chi dava la tv per spacciata: che sia quella tradizionale o su un telefonino, gli italiani difficilmente ci riununciano.

Per quanto concerne il resto nell’ultimo anno si registra un consolidamento dell’impiego di internet mentre continua la crisi della carta stampata: nel 2007 i quotidiani cartacei erano letti dal 67% degli italiani ridottisi al 22% nel 2023. Anche gli utenti dei quotidiani online diminuiscono mentre sono stabili quanti utilizzano i siti web d’informazione (il 58,1% come già nel 2022, ma cresciuti del 21,6% dal 2011). Segnali di ripresa, infine, per i libri.

Ma quali sono le fonti di informazioni degli italiani ? Il telegiornale resta in cima alle preferenze, il 51,2% in lieve calo rispetto allo scorso anno. Sul versante dei media digitali si evidenzia l’ulteriore calo di Facebook e l’ascesa dei motori di ricerca, il mezzo d’informazione più cresciuto nell’ultimo anno. Un contraccolpo sul versante dei siti d’informazione e dei quotidiani digitali.

Scendendo nel dettaglio dei social network, sicuramente degno di nota è l’exploit di YouTube che dal 2019 al 2023 ha registrato un incremento del 6,6%. Dopo Facebook e YouTube, fa il suo ingresso trionfale l’enfant prodige dei social network, Instagram, che è considerato dal 15,3% degli utenti una fonte d’informazione.

La diciannovesima edizione del Rapporto sulla Comunicazione, oltre a riprendere l’analisi delle diete mediatiche degli italiani, indaga su una nuova distinzione, che recentemente sembra imporsi: quella tra ciò che è vero e ciò che è falso.

Mentre rimaniamo per lo più incerti nel soppesare i benefici e i pericoli connessi all’impatto dell’Intelligenza Artificiale sulle nostre vite e sugli apparati produttivi, il sentiment di quanti l’hanno già testata oscilla tra la paura e l’acceso consenso, secondo uno schema dicotomico che si ripresenta ogniqualvolta ci troviamo di fronte a grandi rivoluzioni tecnologiche annunciate.

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