Questa mattina l’amministratore unico dell’Alto Calore, Michelangelo Ciarcia, ha formalizzato le sue dimissioni dall’incarico al vertice della spa di corso Europa. Ora, dopo la sospensione per 12 mesi dall’esercizio del pubblico ufficio legata all’inchiesta della Procura sui cosiddetti corsi di formazione fantasma, la partecipata dell’acqua irpino-sannita, è effettivamente senza un manager. A traghettarla verso l’assemblea dei soci che si riunirà il 21 marzo per eleggere il nuovo numero uno sarà il presidente del Collegio Sindacale, Mario Lariccia.
E sulla vicenda arriva il commento del coordinatore provinciale Sinistra Italiana, Roberto Montefusco: “Le dimissioni dell’amministratore unico di Alto Calore Michelangelo Ciarcia rappresentano l’epilogo di una stagione su cui in questi anni abbiamo più volte espresso un giudizio negativo. Al di la’ delle recenti inchieste giudiziarie e delle misure interdittive emesse a carico di Ciarcia, era chiaro da tempo che fosse ineludibile una svolta e un radicale cambio di passo nella guida dell’ Ente, nel segno della trasparenza, dell’efficienza, della qualità del management”.
“Ora – continua – è necessario che, nella individuazione della nuova amministrazione, si compiano scelte chiare in questa direzione, evitando soluzioni segnate da logiche in continuità con quelle adottate in questi anni. E’ necessario che, ad ogni livello, la politica recuperi la sua dimensione etica e faccia della questione morale una bussola irrinunciabile. Tutto questo vale per tutti, ma ancor di più per le forze che si ispirano al campo progressista, che sono chiamate a offrire in questo senso risposte e pratiche chiare e senza ombre”.