La morte di Alexey Navalny, il dissidente russo decdeduto in un carcere di massima sicurezza oltre il circolo polare artico. L’ennesima dimostrazione tragica del regime di Valdimir Putin che ora è additato alla pubblica esecrazione ma col quale, a turno, in molti hanno fatto affari anche qui da noi e la Lega è oggi in oggettiva difficoltà.
Mastella ha convocato stamane un Consiglio comunale straordinario e bene ha fatto per ribadire l’assoluta avversione nei confronti di un sistema di potere bieco e violento, per nulla inferiore ai metodi del fu regime sovietico, fatto di sopraffazione e di annientamento del dissenso interno. Il sindaco si è soffermato sui rischi che corre la democrazia, anche in quei Paesi dove vige sulla carta ma non nella effettiva garanzia delle sue peculiarità. E’ a rischio in Occidente nel momento in cui non sono assicurati i diritti sanciti nelle Carte costituzionali e il discorso potrebbe allargarsi a dismisura.
Unanime il sentimento di pietà umana nei confronti di Navalny, della madre, della moglie, che da qualche parte qualcuno, magari lucrando un utile politico, subito s’è affrettato a proporre per una candidatura alle Europee, e dei tanti altri prigionieri politici che languono nelle carceri di Putin e di altri luoghi del mondo. Come in Iran o in Turchia, in Egitto, Regeni si spera ricordi qualcosa, per non parlare di molte dittature africane di cui non si dice, magari perchè sotto l’egida dell’Occidente, o ancora la Cina dove il socialismo ha lasciato il posto al capitalismo di stato, tutte cose che l’opinione pubblica internazionale, spesso distratta, tende a dimenticare complice una stampa poco attenta. Da Benevento, quindi, un contributo minimo si ma non meno sentito da parte dell’Assise comunale e alla fine un ordine del giorno unanime che prevede uno spazio toponomastico che ricordi il leader dell’opposizione russa morto ieri l’altro.
L’opposizione ha partecipato con slancio a questa celebrazione. Perifano è però andato oltre e dopo avere esaltato il sacrificio di Navalny ha espresso parole durissime nei confronti della mattanza palestinese nella striscia di Gaza e della crudele e inaccettabile reazione israeliana alla orribile azione terrortistica di Hamas del sette ottobre scorso.