Sono trascorsi 11 anni dalla prematura scomparsa di Carmelo Imbriani, un calciatore di talento che ha lasciato un segno indelebile nella società calcistica del Benevento. Il contributo di Imbriani alla squadra, e la sua passione per lo sport, saranno ricordati per sempre dai tifosi e dai suoi colleghi. Suo è il murales più alto d’Europa al centro direzionale di Napoli a firma di Jorit, e al suo nome è stato intitolato l’antistadio a Benevento, ma a rendere omaggio alla sua eredità umana e all’impatto che ha avuto sulla comunità calcistica, c’è il progetto “Imbriani non mollare” portato avanti da suo fratello Gianpaolo.
Un viaggio per il mondo per diffondere attraverso il nome di Carmelo, la pratica della solidarietà e della beneficenza. Un libro “La Storia di una promessa” che scandisce i passi più significativi della sua esistenza e del forte legame tra fratelli.
Una storia che insegna a non fermarsi e che continua ad ispirare tanti giovani.
Dopo la costruzione di un campo da calcio in Tanzania, Gianpaolo ha avviato altre collaborazioni per la realizzazione di un campo in Argentina, e presto ritornerà dai bambini africani per rivedere i loro sorrisi.