L’avvento del nuovo comandante dei vigili urbani Pugliese al culmine di un periodo di rara turbolenza dalle parti del Lazzaretto. E si che di momenti delicati quel Corpo li ha vissuti eccome. Chi ha memoria lunga si ricorderà della discussa gestione Delvino di inizio millennio quando da Caserta arrivò il testè defunto comandante, coinvolto e poi assolto nell’inchiesta sui photored per cui andò a giudizio.
Nel frattempo il leit motiv è stato sempre quello della valorizzazione delle professionalità e della gestione del corpo, materie ostiche sia per i successori Moschella, Fantasia e poi ancora per Bosco, la cui gestione ha generato negli anni una caterva di malpancismi fino alla schermaglia aspra col suo vice Belmonte.
Pugliese si trova ad affrontare una situazione effettivamente incancrenita ma ha già fatto capire di volere adottare tolleranza zero, interna ma anche esterna, cavar fuori il Lazzaretto dai veleni che lo avvolgono, sollevandolo dall’acclarato sottodimensionamento, in tutto fidando sulla sua “abeneventanità”, è di Casoria, fattore aggiunto per chi si trova ad operare in questa città e lo vuole fare senza rimanerne condizionato.
Un giro di vite, metafortico ma anche no, un taglio dei ponti col recente passato anche a muso duro, per presentarsi agli occhi dell’Amministrazione come l’uomo realmente in grado di garantire il cambiamento. Glielo permetteranno? E’ tutto da vedere. Nel frattempo da Palazzo Mosti il segretario generale Feola fa capire chiaro cosa il 38 di Via Annunziata s’attende da lui.
le dichiarazioni nel video che segue