Anche i Vigili del Fuoco di Benevento aderiscono ad una prima azione di sciopero nazionale di categoria di 4 ore proclamato dal sindacato autonomo CONAPO per il giorno sabato 17 Febbraio 2024 dalle ore 09:00 alle ore 13:00.
La protesta fa seguito allo stato di agitazione nazionale promosso dal CONAPO il 25 Gennaio scorso la cui procedura di conciliazione alla presenza del sottosegretario Prisco, ha avuto esito negativo.
“ Sono molteplici i temi in questione, tra cui l’inaccettabile ritardo nei pagamenti degli scatti convenzionali, la mancata assunzioni di 654 unità del CNVVF già autorizzate, l’incremento del valore dei buoni pasto, la richiesta della circolare applicativa per cessione solidale del congedo ordinario e l’incremento delle indennità per il lavoro notturno e festivo ovvero l’ erogazione ultima tranche armonizzazione alle forze di polizia “, spiegano Livio Cavuoto e Alfonso Cecere rispettivamente segretario e vice segretario provinciale del CONAPO.
“L’azione di sciopero – spiega il segretario Livio Cavuoto – interesserà tutte le sedi del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, comprese le sedi portuali e aeroportuali. Per la provincia di Benevento sono interessati le sedi del Comando Provinciale di contrada Capodimonte e i distaccamenti di Bonea, San Marco dei Cavoti e Telese”.
“Va detto che dopo la proclamazione dello stato di agitazione da parte del CONAPO, il Dipartimento dei Vigili del Fuoco ha finalmente bandito il concorso Capo Squadra 2023 (in ritardo di un anno) ed ha finalmente decretato le promozioni a ruolo aperto (in ritardo di un anno) !! Ma restano ancora troppe criticità e troppi ritardi da risolvere “ aggiunge il vice segretario Alfonso Cecere.
A patire le conseguenze siamo sempre noi vigili del fuoco, ancora ad oggi non è stato possibile incassare l’ultima tranche dei 165 milioni dell’equiparazione da destinare agli aumenti delle indennità per il lavoro notturno e festivo. Quelle dei vigili del fuoco sono pagate un quarto di quelle degli altri Corpi dello Stato.
I due sindacalisti del CONAPO, rivolgendosi a tutti i colleghi, confidano in una adesione di massa, serve dare uno scossone, un segnale chiaro a questa Amministrazione che va troppo a rilento nel riconoscere i nostri diritti”