È partita da Avellino la campagna itinerante Città2030: le città e la sfida del cambiamento, l’iniziativa organizzata da Legambiente nell’ambito della Clean
Cities Campaign, una coalizione europea di ong e organizzazioni della società civile.
Durante la tappa avellinese, in occasione dei 40 anni dalla ricostruzione post sisma della stazione ferroviaria, Legambiente ha presentato i dati sull’inquinamento atmosferico e le performance locali sui principali indicatori di mobilità urbana, accompagnando il tutto con proposte concrete per trasformare il capoluogo avellinese in una vera clean city entro il 2030.
Sebbene non si registrino superamenti degli attuali valori medi annuali di principali inquinanti dell’aria (Pm10, Pm2.5 e NO2), Avellino rimane distante dagli standard previsti dalla nuova direttiva sulla qualità dell’aria prevista dal 2030. Infatti, è il capoluogo campano che dovrà compiere maggiori sforzi, riducendo del 31% la concentrazione di Pm10 e del 41% quella di Pm2.5 entro i prossimi 6 anni.
Per di più, il tasso di motorizzazione ad Avellino con 65 auto ogni 100 abitanti, è tra i più alti del Paese e deve diminuire del 50% entro il 2030, un obiettivo ostacolato dalla
mancanza di valide alternative di mobilità urbana. La domanda di trasporto pubblico rispecchia inoltre la scarsa offerta, con soli 29 viaggi per abitante all’anno (fonte: Ecosistema Urbano 2023).
Il punto critico della mobilità urbana avellinese è rappresentato dall’assenza di una stazione ferroviaria pienamente funzionante e dalle limitate opzioni di accessibilità al
capoluogo dalle principali località urbane come Napoli e Roma per coloro che non sono provvisti di un’auto e non possono usufruire dei servizi di bus
“La città di Avellino – dichiara Antonio Di Gisi, presidente Legambiente Avellino e direttivo Legambiente Campania – è da anni orfana di una stazione ferroviaria, nel
giorno del quarantesimo anniversario dalla sua riapertura siamo qui per presentare i dati sulla mobilità sostenibile in città e per confrontarci le opportunità per il quartiere di Borgo Ferrovia e per tutta la città di Avellino”.
Naufragato, inoltre, il progetto di metropolitana leggera che ha lasciato spazio al progetto di un nuovo collegamento in ambito metropolitano a mezzo bus. La città non dispone ancora di un Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums), essenziale per lo sviluppo di una mobilità a zero emissioni e accessibile a tutti. Sul versante della
ciclabilità, sono stati tracciati alcuni km di piste ciclabili, ma è necessaria un’efficace campagna di comunicazione, ad oggi mai realizzata.
La Zona a traffico limitata (Ztl) coinvolge solo corso Vittorio Emanuele e tratti di vie limitrofi, rappresentando una testimonianza di come la città potrebbe trasformarsi se
adeguatamente disegnata e rivissuta. Da giugno a settembre, e solo nell’orario serale, viene attuata la Ztl anche nel centro storico, causando molte polemiche per la segnaletica poco visibile (ma a norma) e le numerose multe elevate. Infine, non sono attualmente in vigore divieti sulla circolazione dei veicoli più inquinanti.
nel video che segue l’intervista ad Antonio Di Gisi
nel video che segue l’intervista a Simone Nuglio, responsabile Legambiente “Città2030”, sulle zone 30km/h