Riceviamo e pubblichiamo nota a firma del Presidente UNPLI Campania, Tony Lucido.
La professione del medico quando è accompagnata da valori etici importanti diventa uno strumento per la salvezza e la cura del corpo e nello stesso tempo per la crescita umana e relazionale del paziente e della comunità complessivamente.
Così il medico quando interpreta il proprio lavoro, la propria professione, la sua azione diventa una missione vera e propria. Il Dott. Carlo Iannace ha scelto nella vita di testimoniare
concretamente, con tutti gli strumenti possibili e praticabili, “la missione di medico” impegnandosi oltre misura senza tregua, senza badare a carrierismo e ad egoistici risultati privati, ma mettendo al primo posto il paziente, la persona e lavorando per prevenire patologie gravi e complicate e, ove possibile, a curarle.
Tutto l’impegno del Dott. Carlo Iannace non è configurabile nell’ambito rigido del mero svolgimento dell’orario di servizio, ma andando anche oltre ogni limite di tempo, si è impegnato come volontario senza prebende ed emolumenti vari mettendo in campo e donando il suo tempo, la sua scienza, la sua professione per prevenire, curare e sostenere il mondo femminile, sempre gratuitamente.
Donne di ogni età, giovani, adulte, anziane, hanno affidato a Carlo Iannace i dubbi, le paure, le speranze, in altri casi le sofferenze, le terapie e lo sconforto, trovando sempre, in ogni luogo, in ogni tempo il “medico volontario della salvezza “della prevenzione e della salute delle donne.
Il mondo delle Pro Loco, senza invadere campi altrui, ha ospitato, ove è stato possibile, iniziative e incontri di prevenzione, con il Dott. Carlo Iannace e i suoi collaboratori. In tanti posti si è diffusa la costituzione di gruppi di volontari AMDOS per accompagnare l’azione del Dott. Carlo Iannace nello stimolare la prevenzione, nell’organizzare la cura, nel giungere alla terapia e/o agli interventi.
La Camminata Rosa che vuole essere una significativa opportunità di promozione della cultura della salute e della prevenzione è diventata un evento ove partecipano diverse decine di migliaia di persone, stimolando e favorendo così la conoscenza di rischi di malattie del mondo femminile ed aiutando anche a costruire solidarietà e speranze.
Voglio far giungere al Dott. Carlo Iannace i sensi della stima e della piena solidarietà, la mia vicinanza personale e celebrare con lui la comune cultura del volontariato, come dono, verso la promozione della dignità delle persone e della loro salute.