A Beltiglio di Ceppaloni presso la Parrocchia Santissimo Rosario della Beata Vergine Maria, si sono conclusi nella mattina di ieri Domenica 4 Febbraio con la Santa Messa di Ringraziamento, i Solenni Festeggiamenti in onore del Santo Patrono San Biagio Vescovo e Martire, organizzati dal Parroco Don Lorenzo Varrecchia e dal comitato festa.
Dopo la Peregrinatio in cui la Sacra Immagine di San Biagio ha visitato le località Cuonti, Martini, Petrara ed il Cimitero, in cui è stata celebrata la Santa Messa con Supplica al Santo e preghiera per i defunti, nei tre giorni del Triduo all’interno della Chiesa si è celebrato il Santo Rosario con il canto delle litanie e la Santa Messa offiaciata da Don Michele Villani, Don Silvio Pepiciello e Don Lorenzo Varrecchia, rispettivamente Parroci di San Leucio del Sannio, Ceppaloni, San Giovanni e Beltiglio di Ceppaloni.
Venerdì 2 Febbraio nella festa della Presentazione al tempio di Gesù, la Candelora, la Santa Messa presieduta da Don Lorenzo ha visto la presenza anche della comunità di San Giovanni oltre che quella di Beltiglio, avendo un solo parroco e cercando di vivere in una comunità unita tra le due.
Sabato 3 Febbraio nella Festa liturgica di San Biagio dopo la Santa Messa Solenne delle 11.15 la sacra immagine del Santo Vescovo e Martire Biagio è stata portata in processione secondo il tradizionale percorso, al pomeriggio l’animazione per i bambini in Piazza, la Santa Messa ed i fuochi pirotecnici, mentre Domenica 4 Febbraio la Santa Messa di ringraziamento ha chiuso il programma dei festeggiamenti.
La comunità di Beltiglio ha a cuore il suo Santo Patrono San Biagio, la venerazione per il santo protettore della gola, ha origini antichissime, tramandata dai genitori ai figli fino ai giovani e ai più piccoli della comunità, ma non solo la locale comunità, anche dai paesi limitrofi i devoti di San Biagio portano ai suoi piedi le intenzioni di preghiera chiedendo la grazia della salute del corpo e dello spirito.
Si racconta che la comunità di Beltiglio sin dall’antichità, particolarmente il tre febbraio è un giorno speciale, e come tutti i giorni speciali ci si sveglia con la banda musicale che suona per le strade del paese, in piazza ci sono le tradizionali bancarelle, con prodotti come castagne, torrone, nocciole e a cupèta.
L’originalità degli abitanti di Beltiglio è il pranzo tipico di questo giorno i “maccaruni addurmuti” che consistono in maccheroni non al dente, fatti restare in acqua più a lungo e senza scolarli e devono essere rigorosamente i ziti spezzati, perché è festa, si chiamano così poiché una volta preparati nei famosi tiani,ossia recipienti di terracotta, vengono avvolti in coperte di lana e messi a riposare sotto le coperte o nel forno, cosicché una volta tornati dalla processione sono ancora caldi e pronti per essere mangiati, mentre il sugo si prepara con la conserva fatta a fine estate e si prepara in un recipiente in terracotta chiamato ù tiànu e si mette sulla brace, a cottura lenta.
” In questo incontro ci apriamo all’amore di Dio, noi insieme siamo Chiesa, sono sicuro, prosegue il Parroco Don Lorenzo nell’omelia della vigilia dei festeggiamenti, nella solennità della presentazione al tempio, la candelora, che San Biagio e con lui tutto il cielo e Gesù, guardando noi oggi il cuore di Dio è contento, perché Gesù aveva un sogno prima di vivere la passione, la morte e la risurrezione, che stasera si avvera a Beltiglio davanti allo sguardo di San Biagio “Ut Unum Sint” affinché siano una sola cosa, che tutti siano uno, quindi tutte le volte che ci sforziamo ad essere una sola cosa nonostante le diversità noi realizziamo il sogno di Gesù, fa o padre che i miei figli, che i miei fratelli siano una sola cosa.
In queste sere Ceppaloni, Beltiglio in modo particolare ha gioito perché ha visto l’incontro con i fratelli di San Giovanni e di San Leucio del Sannio, vi incontrate sempre per strada, nei negozi, molti di voi sono parenti, amici, ma ci siamo incontrati in un luogo particolare, non nelle nostre case ma ci siamo incontrati come fratelli e sorelle pur non avendo legami di sangue, nella casa di Gesù per tributare a San Biagio la nostra devozione e siamo diventati sacramento di unità.
La candela che avete tra le mani ha due funzioni, quella di fare luce nei tuoi passi nei momenti di incertezza e ha anche il compito di darti calore quando ti sentirai solo, stanco, sfinito, quando stai vivendo un momento particolare nella tua vita, perciò non riporla in un cassetto così ma mettila in un posto che ti ricordi che non sei solo, Gesù Bambino che è venuto nel mondo ci dice che non siamo soli, è venuto per illuminarci, per darci calore, ricordati che i momenti di buio vengono a tutti ma tutti possiamo essere illuminati nei momenti di difficoltà, essere accompagnati, stare sicuri con Dio, ognuno di noi talvolta sta combattendo una battaglia e a volte nemmeno lo sappiamo ma Dio è con noi e ci guida, ci guarda e ci protegge insieme a San Biagio e alla Beata Vergine Maria, a Gesù con i Santi, siamo testimoni di Gesù e di San Biagio, viviamo come loro amando Dio e i fratelli, affinché mai ci giriamo dall’altra parte ma cerchiamo di aiutare chi può trovarsi nelle difficoltà e nei momenti di sconforto.”
San Biagio vissuto tra il III e il IV secolo a Sebaste in Armenia (Asia Minore), era medico e venne nominato vescovo della sua città, a causa della sua fede venne imprigionato dai Romani, durante il processo rifiutò di rinnegare la fede cristiana; per punizione fu straziato con i pettini di ferro, che si usano per cardare la lana, fino alla morte, ci aiuti San Biagio che ha tanto amato e servito Dio, affinché anche noi possiamo vivere sempre nell’amore di Dio in un comunione tra la chiesa ed i fratelli, avendo una fede piena come lui.
Anche la comunità di Beltiglio e di San Giovanni di Ceppaloni è felice di vivere momenti di preghiera e di cammino pastorale insieme, nello spirito e nel monito dell’Arcivescovo di Benevento Monsignor Felice Accrocca, grazie al Parroco Don Lorenzo Varrecchia che dal 25 e 26 Febbraio 2023 guida le due comunità, ma è stato ancor più bello pregare Dio e San Biagio insieme anche alle comunità di San Leucio, Ceppaloni e Arpaise.