“Abbiamo apprezzato l’accensione delle luci dirette a valorizzare il nostro patrimonio, sinceramente riteniamo che, tale progetto, possa rendere giustizia ad un segmento della storia beneventana. Volevamo, quindi, darne atto al Comune, pubblicamente. Tra tante attività nate e realizzate tra le giuste polemiche, infatti, almeno una era andata a buon fine (si dovrebbe, in verità, ricercare una soluzione per armonizzare la preesistente e necessaria “palettatura” a protezione dei pedoni con i nuovi corpi illuminanti)”. Inizia cosi la nota del Comitato di Quartiere Centro Storico di Benevento.
È vero, si potrebbe dire che, il Comune, potrebbe impegnarsi di più anche su altri progetti, meditarli e, mera illusione, confrontarsi con i cittadini (ad eccezione della riunione prodromica al PUC, infatti, non ci risultano altre consultazioni). Purtroppo, nel mentre non ci determinavamo a scrivere la nota di apprezzamento, abbiamo appreso da Gazzetta di Benevento che i varchi di accesso al Centro Storico non saranno attivati, prima di aver risolto il problema parcheggi fuori il Quartiere, per non ledere il commercio.
Quindi, i varchi che sono presenti in tutte le Città ove vi è una ZTL, che decongestionerebbero la viabilità delle strade del Centro Storico, che eviterebbero l’arrivo, in autovettura, di persone alterate (in quasi tutti i casi di cronaca, infatti, gli aggressori hanno raggiunto il Centro in automobile), che questo Comitato chiede da anni (e sui quali non vi è mai stata risposta “ufficiale” del Comune) non si attivano per non ledere il commercio! Sic!
A questo punto, siamo basiti – dice il presidente Luigi Marino – Nella ZTL, anche in assenza di varchi, dovrebbero poter transitare solo le persone autorizzate. Invece, da quanto appreso, si tollera e quasi giustifica la presenza di autovetture non autorizzate che, nella prospettazione avanzata dal Comune, siano quelle dei fruitori delle attività commerciali.
È sufficiente fare un giro alle spalle della Prefettura, a Via Umberto I, a Piazza Arechi II, a Piazza Piano di Corte, a Largo Beniamino Feoli, nella zona retrostante la Basilica di San Bartolomeo, per rinvenire autovetture prive di permessi di sosta e di transito beatamente parcheggiate, nell’indifferenza generale.
Ora – prosegue la nota – comprendiamo che tali condotte sono tollerate e che, anzi, si preferisce non creare disagio a chi infrange la ZTL, chiarendo che non si potranno attivare i varchi prima di aver sistemato i parcheggi per chi non è titolare di formale permesso. Si assume, nella prospettazione che emerge da quanto appreso dalla Stampa, che le autovetture dei soggetti non autorizzati possano parcheggiare anche dove non è consentito.
Appare, allora, necessario ricordare che il Comune deve agire nell’interesse dei CONSOCIATI, operando un bilanciamento tra quelli contrapposti, ma sempre ove, detti interessi, siano assistiti dalla Legge.
Non abbiamo rinvenuto alcuna norma, di nessun rango, che possa supportare il preteso diritto dei clienti di transitare in una ZTL senza averne il permesso, non abbiamo rinvenuto alcuna norma che dia maggior peso “ai commercianti” stabilendo che i propri clienti debbano poter transitare dove non è consentito, non abbiamo, eppur ci siamo impegnati, rinvenuto nell’Ordinamento Giuridico Italiano alcuna disposizione che imponga ad un Comune di non attivare dei varchi di ingresso ad una ZTL per non ledere i clienti (privi di permesso di sosta) dei commercianti presenti nel Centro Storico.
Chiariti i termini della questione, esortiamo il Comune di Benevento ad “illuminare” la sua azione amministrativa come fatto con il PICS “La Città Medioevale” e ad attivare i varchi esistenti ed a creare quello (ancor più necessario vista la viabilità verso via Manciotti) di Vico III Settembre” conclude Marino