“Ci complimentiamo con la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento e con la Questura – Squadra Mobile per l’importante ed articolata operazione conclusasi ieri mattina. È stata disinnescata quella che potremmo definire “una bomba ad orologeria”, la cui esplosione avrebbe avuto gravi conseguenze” Cosi il coordinamento di Libera Benevento sull’operazione della squadra mobile di ieri.
“Una bomba basatasi su una rete di complicità esterne ed interne che ancora una volta sottolineano la capacità da parte della locale criminalità organizzata di organizzarsi e rigenerarsi, anche con complicità esterne al territorio. Una criminalità organizzata locale, come anche quella della Valle Caudina che oramai con una maggiore fermezza sceglie la strada della violenza “evidente” rispetto al “sotto traccia” che li ha particolarmente caratterizzati sinora. Quasi a voler segnare fortemente il territorio”.
“È importante una reazione corale di tutte le istituzioni e della società civile in tutte le sue espressioni. Bisogna accendere le luci delle coscienze di tutti, “inaugurare “ una stagione di maggiore consapevolezza senza continuare a mettere la polvere sotto il tappeto. Occorrono argini culturali, educativi ed Istituzionali”.
Il referente sannita torna anche sulla questione dei beni confiscati alle mafie e sulla relativa riconsegna alla cosidetta società civile. A Benevento c’è l’ex cementificio Ciotta di Contrada Olivola che è stato parzialmente restituito alla pubblicità utilità e dinanzi al quale, come da tradizione, ci si radunerà il 31 dicembre per rilanciare in modo robusto il tema del riutilizzo dei beni confiscati
le dichiarazioni nel video che segue