Riceviamo e pubblichiamo la lettera a nome di Nunzio Castaldi, Circolo Manfredi di Benevento:
‘Il Circolo Manfredi auspica che si realizzi finalmente il proposito di istituire un tempio crematorio nel nostro contesto urbano.
Un impegno espresso più volte dagli organi di governo cittadino: dalle sindacature di Viespoli e D’Alessandro fino a giungere a contemporanei intenti, sotto l’amministrazione attuale. E tuttavia, purtroppo, finora disatteso.
Onorarlo sarebbe un forte segnale di civiltà, riconoscimento e rispetto delle diversità, significativo per un ordinamento, come quello italiano, che si professa laico già nella propria Costituzione.
Il nostro è un auspicio, appunto, laico e radicale, senza alcuna dietrologia o dissapore ideologico o fideistico. La cremazione è infatti sancita dallo Stato (nel caposaldo della Legge 130/2001) e riconosciuta, da tempo, anche dalla Chiesa.
La presenza di un tempio crematorio offrirebbe, ai nostri concittadini interessati, la possibilità di scegliere un metodo di sepoltura in linea con le proprie convinzioni, in pieno diritto e rispettando i diversi credo esistenti nella Comunità.
Inoltre, al di là di qualsivoglia assunto culturale o religioso, tale eventualità porterebbe vantaggi significativi anche dal punto di vista ambientale: le moderne tecnologie, infatti, consentono di gestire la cremazione in modo eco-sostenibile, rispetto ad altre forme di sepoltura (limitando ad esempio occupazione e inquinamento di suolo).
Potrebbe altresì rivelarsi un’opportunità economica per la città: la presenza di un crematorio potrebbe attrarre residenti delle zone limitrofe alla ricerca di servizi funebri rispettosi delle proprie preferenze culturali.
Al contrario, allo stato attuale, i nostri concittadini, che desiderino esaudire tale volontà, sono costretti a rivolgersi altrove, con tempi di attesa e costi maggiorati.
Siamo consapevoli che tale proposta ha un’immensa rilevanza culturale e civica e che richiede un’attenta pianificazione, complicata da molteplici fattori di ordine logistico, ambientale e sociale: occorre garantire sempre e comunque il rispetto delle normative vigenti, soprattutto in materia di sicurezza e di diritti; e occorre assicurare il minor impatto possibile sul tessuto urbano e sulla qualità della vita dei cittadini.
Ma resta fermo, per noi, il convincimento che realizzare tale opera rappresenterebbe un passo importante verso una città davvero inclusiva, rispettosa delle diverse esigenze e credenze di tutti i suoi abitanti. ‘