Il clima da lunghi coltelli che si repsira al Lazzaretto, per chi non è di Benevento la sede del Comando dei Vigli Urbani all’imbocco del Rione Libertà. Di dominio pubblico le discordie interne che assillano quel corpo, la lite di qualche settimana fa tra il Capo Bosco e il suo vice Belmonte culminata nella famosa chiamata a Palazzo dei due dinanzi al “Sinedrio” comunale rappresentato dal segretario generale Feola e dal vicesindaco De Pierro grande sponsor della successione di Belmonte all’ormai imbarazzante Fioravante, scaricato dal sindaco ma sostenuto dalla Uil che a Benevento è composta in prevalenza da soggetti familiarmente vicini al Comandante in scadenza di mandato.
Ora, la vicenda ha provocato parecchi scossoni a diversi livelli. Ha esacerbato il clima interno all’Amministrazione, ha generato caos nelle fila della Cisl che quando si tratta di andare fino in fondo balbetta e parecchio, almeno di recente, e l’uscita di scena di tutta la filiera della Funzione Pubblica lo sta a dimostrare, stando a quelle che sono state le motivazioni prettamente politiche alla base della decisione di dimettere Imparato e Forgione. Insomma, un gran casino e in questo casino si infila come lama nel burro l’intervento di Altrabenevento che se possibile aggiunge pepe a quanto di pepato già ci sia.
“Il sindaco Clemente Mastella ha assunto recentemente alcuni provvedimenti che, secondo le intenzioni, dovrebbero consentire un impiego più efficace dei Vigili Urbani di Benevento.
Innanzitutto ha chiesto al segretario generale dell’Ente di revocare l’autorizzazione concessa da tempo a sette vigili impegnati per servizio, fuori orario di lavoro, in altrettanti comuni della Campania perché in questo periodo tutte le loro energie devono essere utilizzate in città, anche con straordinari e progetti specifici, soprattutto per il controllo della movida.
L’unica autorizzazione che non è stata revocata è quella concessa dal 2021 al comandante Bosco Fioravante per il servizio a San Lorenzello di 12 ore settimanali, in aggiunta alle 36 ore da garantire a Benevento, più straordinari normali, straordinari per le partite di calcio, progetti incentivanti.
Il povero Bosco è quindi costretto, il martedì e il giovedì, a lavorare dalle 8 alle 14 a Benevento e poi volare a San Lorenzello, dove è stato di recente promosso Dirigente della Polizia Municipale, per effettuare altre sei ore di lavoro in un clima non certo sereno (vertenze di lavoro e patronato, denunce di qualche cittadino per presunte vessazioni, circolazione irregolare dell’auto di servizio, tensioni tra amministratori).
Vicende sulle quali torneremo e che certamente procurano ulteriore stress al comandante Bosco Fioravante, particolarmente nervoso ultimamente anche a seguito della disposizione dell’amministrazione Mastella che di fatto lo colloca a riposo da gennaio.
Sono note le animate discussioni con il vice comandante, Emilio Belmonte, e le lettere di CISL e CGIL che hanno segnalato varie questioni irrisolte relative alla organizzazione del servizio, aggravate per l’utilizzo di qualche Vigile in altri uffici, il conseguente tentativo di sopperire alle carenze di organico utilizzando negli uffici del comando Polizia Municipale alcuni dipendenti assunti come Messi, creando in tal modo ulteriori problemi per la notifica degli atti ora affidati ad una società privata.
Insomma, una vorticosa giostra di incarichi che crea problemi organizzativi, consente l’uso fantasioso dei gradi, costringe al lavoro qualche vigile in malattia, alimenta gelosie ed aspettative per progressioni di carriera e produce ulteriori polemiche anche per le prese di posizione della UIL.
Infatti, nella bacheca del sindacato di Bosco è comparsa, recentemente, la scritta che definisce “cap’ e liquam” il dimissionario segretario della Cisl il quale ha criticato la gestione Bosco, difeso a spada tratta dalla UIL che osteggia anche la nomina di Belmonte come comandante temporaneo della Polizia Municipale.
In questa atmosfera da Far West, la UIL sostiene che grazie a Bosco il servizio è migliorato moltissimo, anche per il controllo della Movida (che però proprio stasera, il primo sabato delle feste natalizie non sarà effettuato) e anche per la dotazione di apparecchiature (telecamere, autovelox, ecc) che consentono controlli più efficaci.
Tra questi la grande novità è il sistema informatico iCam3D-Incidenti.Online, annunciato dall’amministrazione Mastella da novembre 2022 per “il rilevamento metrico della sede stradale che, utilizzando le più avanzate tecnologie, consente l’acquisizione di dati e lo sviluppo del sinistro in maniera ottimale e precisa. Un apparecchio, dunque, che limiterà notevolmente i tempi di rilevazione ed elaborazione degli incidenti in città, eliminando eventuali errori di misurazione e consentendo la creazione in tempo reale di un fascicolo fotografico e planimetrico digitale”
Il Comune di Benevento ha già versato alla società milanese 17.000 euro per il servizio che però dopo oltre un anno i vigili ancora non possono utilizzare.
Infine, nonostante il sindaco annunci continuamente ordini di servizio per il migliore utilizzo dei vigili urbani, ultimo quello per la pattuglia fissa di controllo di alcuni monumenti, i pochi agenti utilizzati per servizio su strada, devono anche fare da autisti a lui o qualche altro amministratore.
In particolare un vigile da poco trasferito a Benevento dalla Liguria ha fatto l’autista dell’auto del sindaco per circa cinque mesi, quasi interrottamente, e qualche giorno fa lo stesso agente, invece di lavorare per il controllo viabilità a Benevento, è stato utilizzato per accompagnare a Roma, con l’auto della Polizia Municipale, un assessore per una mostra da tempo programmata.
Perché gli amministratori di Benevento non possono usare i mezzi pubblici per tali spostamenti, invece di distrarre i vigili urbani dai loro normali compiti in questo Natale già particolarmente amaro?”