“Attraverso un attento lavoro di recupero urbanistico-archeologico, è stato ideato un itinerario di cinque tappe di cui quattro dedicate ai Santi maggiormente radicati nella memoria popolare (San Mercurio, Santa Sofia; San Gennaro, chiesa i cui resti sono oggi incorporati in un’abitazione privata; San Bartolomeo, basilica e cattedrale; San Barbato, cattedrale; San Giuseppe Moscati, palazzo Rotondi).”
“L’epicentro è l’area della Cattedrale diocesana, che oltre ad essere stata il cuore della religiosità del Sannio, conserva al suo interno la documentazione della lunga storia cittadina nel museo diocesano e nel percorso archeologico ipogeo. La valorizzazione dei ruderi dell’originaria Basilica in cui erano custodite le reliquie dell’Apostolo Bartolomeo e l’accessibilità al Museo Diocesano con la sistemazione degli spazi esterni per favorire l’accessibilità ai luoghi e la fruizione del patrimonio storico-culturale regalano ai cittadini e ai visitatori un’angolatura inedita e uno spaccato straordinario del vincolo che nei secoli ha unito la bellezza della città alla fede religiosa”, concludono il sindaco Mastella e il vicesindaco De Pierro.