Concorsopoli alla Provincia di Benevento. Altrabenevento e Gabriele Corona alzano il livello dello scontro e la questione dei concorsi alla Provincia di Benevento, che sembra diventata un po l’el dorado per politici ed amministratori in cerca di sicurezze e posto fisso e come dar loro torto, diventa di dominio pubblico anche in ambito nazionale.
Dopo il Fatto Quotidiano e La 7 ora è il turno di Mediaset che è venuta a capirci di più e meglio di quanto accade nel tranquillo capoluogo del Sannio dove nel clima da sonnacchiosa e paciosa cittadina di provincia si consumano cose che resterebbero nascoste senza che Corona, più che altri, non andassero a ficcare il naso un giorno si e l’altro pure.
Per la verità sulla questione anche una parte di stampa cittadina ci aveva messo becco soffermandosi sulla inopportunità che pubblici amministratori, nell’esercizio delle loro funzioni, si cimentassero in prove concorsuali pubbliche, benchè in possesso di requisiti e conoscenze tecniche superiori alla media e quindi meritevoli di vincere un concorso pubblico.
Appare scontato che l’interesse della stampa nazionale accenda riflettori ben più potenti dei nostri e proietti le cose in un ambito di molto più amplificato, ca va sans dire. Gabriele Corona, dal canto suo, appare scatenato. Dalla vicenda acqua al tetra, al campo da golf, dagli scavi di piazza Cardinal Pacca, alla diga di Campolattaro, dalle “puzze” dell’Asi alle commissioni consiliari, dalle multe a Mastella passando per gli affari “dolciari” della Signora Sandra e d’altro ancora “che già trabocca il sacco”, non passa giorno che non vesta i panni di Catone il Censore nel famoso processo agli Scipioni ricordando la necessità di uno “spiritus moralis” che si imponga come necessario ed ineluttabile.
Certo non invocherà l’invettiva “Carteginem esse delendam”, magari cambiando località, ma la tenacia con la quale conduce le proprie battaglie ne fanno un personaggio amato poco e odiato molto, che si attenderebbe volentieri al varco per dimostrare che in sostanza non è diverso da coloro contro cui rivolge i suoi strali. Quanti non attendono altro, anche quelli che si sono avvalsi dei suoi servigi in passato e magari ora hanno trasmigrato armi e bagagli dalla parte dei più forti; fatto sta che da vent’anni a questa parte lo scassaminchia per eccellenza imperversa in lungo e in largo e ancora non c’ha lasciato lo zampino, come gatta accorta…
Bando ai panegirici, Corona attacca.
“Ieri sera nella trasmissione televisiva Quarta Repubblica di Rete 4 è stato trasmesso il servizio di Francesco Fossa sui Concorsi della Provincia di Benevento che hanno già creato numerose polemiche perché vinti, tra gli altri, dall’assessore all’Urbanistica del Comune di Benevento, i sindaci di Castelfranco in Miscano e San Martino Valle Caudina, l’assessore ai Lavori Pubblici di Sant’Agata dei Goti e il presidente del Parco del Taburno (poi revocato). (https://mediasetinfinity.mediaset.it/video/quartarepubblica/il-sindaco-vince-il-concorso-per-un-posto-alla-provincia_F312803301016C05)
Il giornalista segnala che Altra Benevento ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica soprattutto per l’errore nella attribuzione dei punteggi ai candidati, come sentenziato dal TAR su ricorso di due candidati.
L’Art. 53 del Regolamento della Provincia per le assunzioni, prevede “Il punteggio finale è dato dalla media dei voti conseguiti nelle prove scritte e pratiche o teorico-pratiche, cui si somma il voto conseguito nella prova orale” ed invece, incredibilmente, otto commissioni di valutazione su nove, hanno attribuito ad ogni candidato un punteggio finale dato dalla somma dei punti attribuiti ad ogni prova.
Dopo le sentenze del TAR che ha imposto di rivedere le due graduatorie impugnate ed annullare le nomine dei due vincitori, la Provincia ha dovuto assumere i ricorrenti che risultano primi nelle graduatorie corrette. Subito dopo, però, l’Ente ha deciso di riassumere i due candidati ai quali aveva appena annullato i contratti, con una motivazione stupefacente data al giornalista di Rete 4 dalla Segretaria Generale della Provincia, la dottoressa Maria Luisa Dovetto.
Infatti nel servizio di ieri sera la Segretaria spiega: “Ho evitato di perdere due risorse umane che nel frattempo si erano anche formate, per evitare di perdere un patrimonio, un bagaglio simile, diciamo che ho cercato di recuperare quello che avrei fatto comunque nel 2024”.
Insomma, la Provincia sbaglia, incomprensibilmente, il sistema di calcolo, assume due vincitori che non sono tali come da sentenza del TAR, ma siccome hanno cominciato a lavorare li licenzia e subito li riammette in servizio.
A tal proposito, la segretaria Dovetto e il presidente Nino Lombardi, dovrebbero spiegare perché la Provincia con le determine del 16 e del 31 marzo 2023 ha assunto i due “vincitori” poi boccati dal TAR, pur sapendo che all’Ente il 6 marzo era stato notificato il primo ricorso.
Perché non hanno atteso la decisione dei Giudici Amministrativi prima della assunzione?
Nel caso del Concorso per un posto di Istruttore Amministrativo, l’unico che si è concluso con l’attribuzione corretta dei punteggi da parte della Commissione, la Provincia ha atteso le sentenze del Tar del 11 settembre e il giorno dopo, 12 settembre, verificato che la graduatoria era stilata correttamente, ha assunto il vincitore che quindi ha aspettato nove mesi per cominciare a lavorare.”