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Vino e Panettone, lettera aperta di Altrabenevento a Sandra Lonardo Mastella

Vino e Panettone, lettera aperta di Altrabenevento a Sandra Lonardo Mastella

18 Dicembre 2023 | by Enzo Colarusso
Vino e Panettone, lettera aperta di Altrabenevento a Sandra Lonardo Mastella
Attualità
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Lettera aperta di Altrabenevento alla Signora Sandra Lonardo Mastella che negli ultimi giorni  ha lanciato la campagna pubblicitaria per i liquori Euforja e Amaral ottenuti da un’antica ricetta di famiglia utilizzando vino aglianico e falanghina inconfondibilmente sannita.

La lettera che Gabriele Corona invia alla ex parlamentare eletta nelle schiere di Forza Italia nel 2018 è un mix di ironia e di realismo, nella quale la critica maggiore è quella di avere privilegiato i propri legittimi interessi utilizzando il brand Sannio senza arrecare vantaggi al territorio “come un buon politico deve fare”, dice sarcastico Corona. “

Un politico dovrebbe promuovere tutti i prodotti del territorio piuttosto che fare concorrenza ad altri per vendere i suoi”, scrive Corona.

Ed ecco la missiva nella sua interezza.

“Senatrice Lonardo, l’altro ieri lei ha presentato i due nuovi liquori, un rosolio e un amaro, che lei commercializza con la società Ceppaloni events srl che ha sede nella villa di famiglia.

Lei ha spiegato che le ricette le ha trovate a casa di sua mamma, scomparsa il mese scorso, “custodite in un rotolo di pergamena logorata dal tempo” e subito si è attivata per produrre in tempo da recordi le due prelibatezze fatte con vinoOoo e erbe segrete, a Cava dei Tirreni in un liquorificio di un amico vostro.

Questa notizia che ha emozionato soprattutto i soliti giornalisti amici che l’hanno diffusa con grande risalto, (se fosse stata una inserzione pubblicitaria chissà quanto le poteva costare) è in tema natalizio e ci permette di sapere che dopo i suoi panettoni fatti a Pagani, anche altre “meraviglie sannite” si producono in provincia di Salerno.

Lei sottolinea che la sua “mission” è quella di promuovere le materie prime del Sannio ma forse avrebbe fatto meglio ad utilizzare l’attenzione che la stampa le riserva, grazie al suo ruolo politico, per sostenere tutti i produttori locali di dolci e liquori, anche quelli che non hanno i soldi per pagare pubblicità così impegnative.

Invece lei “promuove” solo i suoi prodotti, quelli che, tra l’altro, vende a prezzi anche sostenuti (26 euro per un liquore e 42 euro per un panettone) che però i vostri sostenitori politici certamente acquisteranno in massa per sostenere Ceppaloni Events srl.

Lei avrebbe potuto aprire a Benevento un negozio “Meraviglie Sannite” come quello di Loano, in Liguria, e sostenere l’economia locale magari pagando il fitto ed assumendo qualche disoccupato.

Oppure potrebbe sostenere una cooperativa di giovani ed aiutarli, disinteressatamente, come ci si attende da un buon politico, ad ottenere qualche finanziamento per avviare l’attività di produzione e commercializzazione e magari aprire laboratori dolciari e una distilleria nel Sannio come quella degli amici vostri salernitani.

Non ci ha pensato? Vi comprendiamo: quando l’attività politica diventata fonte di amarezza si dimenticano gli obiettivi sociali.

Dopo la sonora sconfitta alle ultime politiche e l’inarrestabile parabola discendente di “Noi Campani” con la prossima inevitabile scomparsa del partito famiglia, è meglio dedicarsi ad altro.

Forse sarà per questo motivo che il suo liquore amaro lo ha chiamato Amaral, come un vino cileno e come l’omonima musicista spagnola che canta “Días De Vino Y Rosas” (i giorni del vino e delle rose) e soprattutto “Nada de Nada” per ricordare una “estrella apagada” cioè una stella ormai spenta. Politicamente, si intende.”

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