E’ sempre alta l’attenzione delle forze dell’ordine sul territorio provinciale, lo dimostrano le diverse attività volte alla repressione dei fenomeni criminali ad ogni livello.
Solo nelle ultime ore la Valle Caudina è stata scenario di un importante operazione condotta dai carabinieri del Comando Provinciale di Benevento, che si è risolta con 23 arresti di cui 12 in carcere, 9 ai domiciliari e due all’obbligo di dimora.
L’operazione scattata all’alba di ieri è l’epilogo di una complessa indagine in collaborazione con la Dda.
Le diverse ipotesi di reato impugnate nei confronti degli indagati spaziano dalla tentata estorsione, traffico di stupefacenti, con l’aggravante del metodo mafioso, riconducibili agli affari illeciti de clan Pagnozzi.
La retata dei carabinieri della notte scorsa fa seguito ad un altra operazione che solo un mese fa ha visto sempre esponenti del medesimo clan finire sotto inchiesta. Era il 23 ottobre scorso quando i Carabinieri del Comando Provinciale di Benevento in sinergia con la DDA eseguono 14 arresti sempre per reati di associazione di tipo mafioso, estorsione, detenzione di materiale esplodente, porto illegale di armi, danneggiamento e traffico illecito di sostanze stupefacenti, sempre con l’aggravante del metodo mafioso.
Per gli arresti effettuati nelle ultime ore, si attendono gli interrogatori che inizieranno nella giornata di domani. Intanto il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Benevento Enrico Calandro nel commentare l’operazione dei suoi uomini ribadisce anche l’importanza di denunciare gli illeciti che spesso si nascondono nelle attività legate alle imprese dove circolano importanti somme di denaro, così come avvenuto per l’ultimo caso, portato alla luce proprio grazie alla denuncia di un imprenditore destinatario di intimidazioni.