Il Comitato Sannita Acqua Bene Comune ed il Coordinamento Campano Acqua Pubblica esprimono soddisfazione per la approvazione in Consiglio comunale di Guardia Sanframondi, nella seduta del 28 novembre 2023, della mozione contro la decisione della Giunta della Regione Campania di affidare la grande adduzione regionale ad una società mista pubblico-privata. Ringraziamo i consiglieri di Guardia Sanframondi per questa scelta che esprime la volontà di opporsi alla privatizzazione dell’acqua, bene comune essenziale.
L’acqua è di tutti e deve essere gestita dal pubblico nell’interesse dei cittadini e non dai privati che operano per fare profitti: l’acqua non può essere ridotta a merce. Purtroppo, la narrazione del privato più efficiente e competente del pubblico é accettata volentieri dagli amministratori nazionali e locali per giustificare la loro scelta di non gestire servizi pubblici essenziali e affidarli ai privati. Nel Consiglio di Guardia Sanframondi siede un componente dell’EIC Sannio che, nel corso del consiglio, ha ribadito la necessità di affidarsi al privato perché il pubblico non è capace di gestire servizi complessi, non ha i mezzi finanziari e crea solo carrozzoni politici inefficienti.
Addirittura, si è avuto il coraggio di dire che il referendum del 2011, proibendo la remunerazione del capitale, ha portato alla rinuncia del pubblico a gestire il servizio idrico. Speriamo di aver inteso male le sue parole, ma vorremmo chiedergli come mai, se gli amministratori pubblici sono tali, si é presentato alle elezioni ed ha accettato un ruolo così indegno.
Un piccolo comune che, nonostante le argomentazioni del consigliere dell’ EIC Sannio, le difficoltà economiche e gestionali per le cieche e ingiuste politiche nazionali, vota una mozione contro la privatizzazione, è un segnale che invita a riflettere sul perché si incontrino tante difficoltà e a richiedere un cambiamento di rotta per ridare ai comuni la possibilità di svolgere il proprio ruolo di rappresentanti difensori delle comunità.
Vogliamo ringraziare soprattutto il consigliere Gaetano Massa che ha presentato e difeso la nostra mozione, e chiesto al Consiglio di votare a favore con argomentazioni puntuali a difesa dell’acqua bene comune e del ruolo attivo che il comune deve riprendersi per ascoltare i cittadini e operare scelte condivise utili a promuovere democrazia e difesa dei diritti. Un amministratore giovane, competente, che ascolta i cittadini, approfondisce le questioni e si impegna per il bene comune, ci fa sperare nel cambiamento necessario per ricostruire il rapporto di fiducia che dovrebbe esistere tra amministratori e amministrati.
Il cambiamento sarà possibile solo con amministratori come Massa: non esecutore passivo di scelte imposte dall’alto, ma critico e attivo nella ricerca di soluzioni condivise per la difesa dei diritti e il rilancio del ruolo del comune come ente vicino ai cittadini e promotore del benessere e della crescita del proprio territorio. La politica è vera politica quando è al servizio dei cittadini, ascolta le loro istanze e opera per loro e non per difendere posizioni di potere di un gruppo o di un individuo.
Il voto favorevole ci fa sperare che il nostro impegno può essere di stimolo per altri politici veri e portare al cambiamento che auspichiamo per ricreare una politica a servizio dei cittadini, a difesa delle risorse naturali, per garantire condizioni di vita migliori per tutti e per preservare la terra.