Nella province di Avellino e Benevento la qualità della vita è ancora scarsa. A dirlo è il report annula realizzato da Italia Oggi e Italia Comunication in collaborazione con l’Università Sapienza di Roma e giunta alla 25esima posizione. Sessantasette su 107 le province dove la qualità della vita è stata giudicata buona o accettabile e tra queste non c’è nessuna provincia campana. La provincia di Benevento, 76esima, si può consolare con il primato a livello regionale, seguita da Avellino, 83esima, che precede di poco Salerno, Caserta e infine Napoli.
L’area metropolitana e il Sannio sono le uniche zone che fanno registrare un miglioramento rispetto allo scorso anno. Sei le posizioni recuperate dalla provincia di Benevento e che fa meglio anche del 2021. Nessuna variazione, invece, per l’Irpinia che resta in 83esima posizione. Due anni fa la provincia di Avellino occupava la 76esima posizione
L’indagine si articola in nove dimensioni d’analisi ( affari e lavoro, ambiente, reati e sicurezza, sicurezza sociale, istruzione e formazione, popolazione, sistema salute, tempo libero e turismo, reddito e ricchezza) ognuna delle quali composta da 14 sottodimensioni per un totale di 92 indicatori 14 sottodimensioni e 92 indicatori di base.
Nel dettaglio il Sannio resta ai vertici per “Reati e sicurezza” e “Sistema Salute”, nonostante un piccolo passo indietro rispetto allo scorso anno. Migliora la situazione dal punto di vista strettamente economico, ma non troppo da risalire fino a posizioni più accettabili. Da segnalare i buoni progressi nelle dimensioni “Istruzioni e Formazione” e Ambiente mentre peggiorano i dati relativi alla Sicurezza Sociale, ossia l’insieme di politiche e programmi progettati per ridurre e prevenire la povertà e lo stato di vulnerabilità dei lavoratori e delle lavoratrici durante tutto il ciclo di vita.
Luci e ombre, invece, per quanto riguarda l’Irpinia che guadagna ben 43 posizioni nella classifica dedicata all’ambiente ma ne perde 50 nella sicurezza sociale. Netto balzo in avanti anche anche nella dimensione legata alla salute. Stabile la situazione dal punto di vista dell’Istruzione e formazione e si nota un lieve miglioramento nei settori dedicati alla popolazione e al reddito. A differenza del Sannio, però, l’Irpinia non eccelle in nessuna voce
Per gli esperti l’indagine del 2023 conferma una tendenza: la frattura tra il Centro-Nord, più performante e resiliente, e l’Italia meridionale e insulare, caratterizzata da una persistente vulnerabilità. Su questo aspetto è intervenuto il presidengte dell’Asi di Benevento e portavoce nazionale della Ficei, Luigi Barone: Al di là del Decreto Sud appena approvato, è necessario varare un piano straordinario per il Mezzogiorno. Quando in una classifica annuale sulla qualità della vita le città meridionali albergano quasi tutte agli ultimi posti le istituzioni debbono interrogarsi sul perché e contemporaneamente varare provvedimenti ad hoc che consentano al Mezzogiorno di recuperare un gap che danneggia l’intero Paese”,