Dagli scavi di Piazza Cardinal Pacca niente di rilevante. E’ la conclusione cui è giunta la Soprintendenza o per meglio dire il lavoro di Simone Foresta che ormai “fere cotidie” staziona in città dividendosi tra Piazza Pacca per l’appunto e l’Arco di Traiano. Gli scavi, eseguiti in profondità, non avrebbero dato risultati probanti, non avrebbero in definitiva ravvisato la presenza di qualcosa di davvero interessante nell’economia complessiva del lavoro svolto nell’area della piazza.
Di quello che è emerso si cercherà di perseguire la preservazione ma non s’era detto che il livello di profondità degli scavi dovesse essere superiore a quello raggiunto dalle indagini sinora svolte dalla Soprintendenza? Mastella mostra dispiacere nel rilevare che le ricerche non sarebbero approdate a nulla di particolarmente significativo ma appare polemico nei confronti di chi asseriva e asserisce posizioni diverse dalle sue e le apostrofa come summa di “atteggiamenti scomposti”.
Prosegue, il sindaco, ad affibbiare le sue aggettivazioni personali alle considerazioni di chi non è in linea col pensiero dominante che è il suo ma è storia vecchia, come è storia vecchia il concetto di stampa amica o nemica che ha inoculato durante tutta la sua stagione sindacale e che i suoi corifei a turno cavalcano in modo pedisssequo ma è la loro natura di epigoni men che mediocri. Tornando a bomba, Mastella prende atto di quanto non sia stato trovato nelle viscere della piazza. “Ho sempre detto che se avessimo scoperto ciò che era solamente in testa agli altri sarei stato il primo ad immettere i fondi necessari. Gli accertamenti però dicono il contrario. Io non sono contento, sia chiaro, forse qualcosa di davvero consistente la si potrebbe trovare da qualche altra parte, qui però certamente no.” E allora dove poggia la ragion d’essere dell’infopoint?
Circa il Lapidarium che verrà. In questo caso le parole di Leva al nostro tg sembrano essere sufficientemente chiare e anche molto composte. “Il Comune deve completare il Lapidarium e solo dopo un attento restauro e dopo un’attenta valutazione delle assicurazioni fidejussorie sui reperti se ne parlerà. E’ una procedura molto lunga e doviziosa e saremo assai attenti”. Passi per Piazza Pacca ma dalle parti dell’Arco la Soprintendenza, che quando ha a che fare con Mastella è sempre molto accorta, ha puntato i piedi e allora non basterà qualche pec inviata a questa o a quell’altra istituzione a mo di diktat a risolvere il problema e a riempire la teca.
Finalino su Antonio Picariello. Il presidente della commissione PICS manda messaggi risoluti alla minoranza e pure a chi opina che qualcosa, vedi Hortus, proceda in modo farraginoso.
“Vorremmo sommessamente ricordare ad alcuni esponenti della minoranza che i beneventani sanno molto bene che l’Hortus conclusus risplende a nuova vita, ora e non prima, grazie al lavoro di quest’amministrazione comunale. Gli ricordiamo anche che la Soprintendenza guidata dal magistrale e inappuntabile Soprintendente Gennaro Leva lavora gomito a gomito e in una cooperazione istituzionale continua con l’Amministrazione comunale: speculazioni e pregiudizi sui lavori nell’area dell’Arco di Traiano sono oggettivamente un esercizio che respingiamo al mittente”. Parafrasando Arbore…”bella Milano si se putess verè…” e alludeva alla nebbia. Ci aggiorniamo quando a Vico Noce sarà tutto pronto. E ho detto tutto…