Le strisce blu non sono ad uso esclusivo degli studenti ma di tutta la cittadinanza, e se fosse stato così semplice trovare stalli liberi in una zona così densamente trafficata il problema dei parcheggi non avrebbe assunto dimensioni così ampie!
Così uno studente dovrebbe pagare un abbonamento e allontanarsi ancor di più per provare ad usufruire dei 62 posti del Viale Atlantici (ed arrivare a parcheggiare fino a 2 km dai plessi!) o degli stalli di Piazza Risorgimento.
Se è vero che la convenzione con il mega parcheggio di Via del Pomerio, la quale è attiva da anni, ha rappresentato una soluzione idonea alle esigenze del dipartimento di ingegneria, per la stragrande maggioranza degli studenti allocata nei plessi didattici di Via delle Puglie/Via dei Mulini, il “prezioso” abbonamento alle strisce blu è più utile a trovare parcheggio per l’aperitivo del sabato sera piuttosto che per seguire le lezioni.
Anziché adibire a parcheggio per gli studenti le aree site in via Madonna della Pietà ed in via dei Mulini che Unisannio avrebbe dovuto aprire un anno fa, si è deciso di optare per questa convenzione che rappresenta l’ennesimo tentativo di “rattoppare” i danni causati da una pianificazione edilizia e amministrativa che non ha avuto cura delle condizioni degli studenti. La governance dell’Ateneo ignora la voce delle rappresentanze e dimostra di essere lontanissima da quelle che sono le reali problematiche degli studenti.
Nel frattempo le multe continuano, e le difficoltà all’orizzonte si moltiplicano. Nei plessi in questione è stata chiusa l’unica aula studio presente a causa dell’inizio dei lavori di restrutturazione. Come l’Ateneo intenderà garantire il diritto allo studio e la regolarità delle lezioni durante tutto il periodo dei lavori?
Un Ateneo a misura di studente fa del dialogo con le rappresentanze un confronto prevalente. Vogliamo risposte concrete e strutturali alle problematiche sollevate dagli studenti.’