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Impianto di compostaggio, Morcone e Sassinoro pronte ad azioni eclatanti

Impianto di compostaggio, Morcone e Sassinoro pronte ad azioni eclatanti

20 Ottobre 2023 | by Maresa Calzone
Impianto di compostaggio, Morcone e Sassinoro pronte ad azioni eclatanti
Attualità
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La storia va avanti da diverso tempo, ormai scandito dal fenomeno dei miasmi che si diffondono dalla zona industriale dove è ubicato l’impianto di compostaggio fino al paese e oltre. Siamo di nuovo a Sassinoro, dove questa mattina presso l’aula consiliare si è tenuta una conferenza stampa congiunta dei sindaci Apollonio, Ciarlo e il Presidente del Comitato Civico, Zacchino.

Al centro dell’incontro  l’impianto della Newvision, di cui abbiamo ampiamente documentato l’operato, quando siamo stati accolti  fin dentro le stanze in cui si processano i rifiuti per la produzione di Compost, un servizio realizzato per mettere in chiaro l’attività dell’azienda, che però non convince cittadini e istituzioni locali.

Il problema, verrebbe da dire tangibile, ma forse è meglio usare il termine fiutabile, visto che si tratta di miasmi ripugnanti percepibili non solo in prossimità della struttura, ma fino ai centri abitati di Sassinoro e Morcone, continua a tenere le comunità locali in uno stato di tensione e preoccupazione per la salute.

Le paure, per cittadini e amministratori nascono da qui, dai dubbi circa il funzionamento dell’impianto: ” i rifiuti dovrebbero essere lavorati completamente all’interno dei capannoni e non è sempre così”- denunciano dall’aula consiliare sindaci e comitato. “Inoltre all’impianto arrivano camion logati con la lettera “R” che ne caratterizza la pericolosità” aggiungono.

E dopo le varie azioni intraprese, (esposti alla procura, denunce da parte dei comuni e del comitato civico) si è reso necessario incontrare nuovamente la stampa come anche i cittadini per annunciare che si sta continuando a lavorare per la difesa del territorio. Il sindaco di Morcone, Luigino Ciarlo annuncia nuove iniziative popolari se non si dovesse arrivare ad una soluzione: “Noi non siamo contro l’impianto o le persone che lo gestiscono, siamo contrari al malfunzionamento e alla cattiva gestione, non è normale che da quell’impianto arrivino miasmi così intollerabili che si diffondono per km, questo vuol dire che qualcosa non va”.

Resta poi il problema della contaminazione dell’acqua, della progettualità legata alla potabilizzazione della diga di Campolattaro,in cui confluisce gran parte del fiume che passa proprio sotto l’impianto, particolare che probabilmente viene sottovalutato, sostengono gli attivisti del Comitato Civico “Tutela e Rispetto del Territorio”.

Le dichiarazioni nel video che segue

Le testimonianze dei cittadini nel video che segue

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