Futuro e povertà sono stati al centro del dibattito che si è tenuto ieri presso la sede del Dipartimento DEMM di Benevento, in cui la Caritas ha presentato il dossier sulla povertà relativa all’anno 2023.
I dati non sono incoraggianti, i nuovi poveri sono rappresentati da singoli e famiglie che nel corso degli ultimi anni, complice la pandemia, la perdita di lavoro, il caro vita, hanno visto mutare in negativo l’assetto economico dei propri bilanci. Sono loro insieme a tante persone immigrate a rivolgersi sempre più ai sostegni offerti dalla Caritas.
In questa fotografia a tinte fosche della società provinciale che rispecchia l’andamento nazionale, rientrano anche gli scenari di guerra che insistono con le conseguenze più prevedibili anche nelle nostre città.
Lo abbiamo visto prima con il conflitto in Ucraina, le cui conseguenze continuano a determinare cambiamenti radicali anche nel nostro vissuto con l’aumento dei costi energetici e dei carburanti e con famiglie messe sempre più in ginocchio da una crisi ormai assodata in tutto il Paese, senza contare l’ondata di profughi a cui naturalmente si è dovuto tendere una mano.
C’è poi il dramma attuale della guerra Israele-Hamas, che detta nuove regole, nuove angosce anche per chi la vive a distanza come spettatore involontario, e che crea inevitabilmente nuove crisi e ancora una volta povertà.
