“L’amministrazione comunale di Atripalda non può ignorare le condizioni di disagio in cui vivono numerose famiglie assegnatarie di alloggi popolari, a causa di una manutenzione indeguata e della fatiscenza delle strutture.
Emblematico è il caso di Luigia Mattiello, una signora di 80 anni, con problemi di salute, residente in Contrada Alvanite, che 5 mesi fa ha lanciato un appello al sindaco Spagnuolo, purtroppo caduto nel vuoto, affinchè si intervenisse per bonificare l’abitazione infestata da umidità e muffa”.
Ad affermarlo è il segretario nazionale dell’Acai onlus, associazione di tutela degli inquilini, l’irpino Giovanni Ardolino.
“La signora è stata costretta – ha spiegato il dirigente sindacale – a lasciare la propria abitazione, perchè diventata assolutamente invivibile e pericolosa per il suo già precario stato di salute. A suo sostegno è partita anche una campagna di solidarietà per sollecitare un intervento dell’ufficio comunale preposto.
Ma fino ad ora nulla si è mosso, con grande rammarico dell’inquilina e dei suoi familiari. A quanto pare i diritti fondamentali dei cittadini, come l’idoneità e salubrità della casa – tantopiù di un alloggio di edilizia residenziale pubblica – e la salute stessa della persona non sono considerati una priorità per le istituzioni pubbliche, come il Comune di Atripalda, o piuttosto da chi le gestisce.
Una situazione grave e deprecabile, perchè si compromette la qualità della vita delle persone e non si assolve agli obblighi di legge e ai principi della Costituzione, oltre che alle norme regionali sul diritto alla casa, che ne discpilinano i vari passaggi ed aspetti.
L’attuale giunta comunale di Atripalda è chiusa in una torre di avorio, distante dai problemi del territorio, e non tollera le critiche legittime dei residenti e delle organizzazioni del territorio, verso le quali non si mostra alcuna attenzione”.
“Sul problema dell’alloggio della signora Mattiello – ha concluso Ardolino – chiediamo quindi l’intervento del prefetto, affinchè siano garantiti i diritti dell’utente ed il rispetto delle leggi, da parte del Comune di Atripalda”.