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Miasmi, l’acido solfidrico è il maggiore indiziato secondo Arpac

Miasmi, l’acido solfidrico è il maggiore indiziato secondo Arpac

27 Settembre 2023 | by Enzo Colarusso
Miasmi, l’acido solfidrico è il maggiore indiziato secondo Arpac
Attualità
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L’Arpac ha effettuato i suoi monitoraggi ed ora sarà l’Asl a stabilire se quei miasmi siano o meno pericolosi per la salute pubblica. Sanav e depuratore Asi in prevalenza, Bo Industries in misura più ridotta, è da li che proveniva la puzza intollerabile che ha appestato la città, per lo meno nelle ultime settimane, il rilevamento di quell’ idrogeno solforato, per altro,  cui giunsero le analisi fatte eseguire dall’Asi alla consociata Technobios e rese pubbliche lo scorso 8 di agosto.

“Le attività di campionamento dell’aria ambiente in olfattometria dinamica, scrive l’Arpac nelle sue conclusioni, le rilevazioni con campionatori passivi a simmetria radiale e quelle effettuate con strumento portatile Jerome hanno evidenziato elevata probabilità di provenienza dei miasmi dall’azienda Sanav e dal depuratore Asi e dalle successive analisi del camino E2 della Sanav si evidenzia un notevole peggioramento della qualità delle emissioni convogliate a seguito della modifica di configurazione impiantistica attuata dal gestore in emergenza” e qui Arpac fa riferimento all’incendio in data 20/21 agosto scorso e pone in evidenza l’idrogeno solforato che è il principale indiziato e che ora l’Asl dovrà stabilire se l’esposizione continua al miasmo potrebbe o meno generare danni sul lungo periodo per la cittadinanza.

In sostanza Arpac, che parla anche di un coktail di sostanze, una sorta di mix, rimanda ad una “evidente necessità” di rivedere l’attuale configurazione in emergenza dei parametri Sanav e depuratore e la necessità che si rispettino gli ambiti normativi del decreto legislativo 152 del 2006 in materia di gestione delle emissioni odorigene in impianti e attività approvate con decreto MASE, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica del 28 giugno 2023.

Parole assai chiare che testimoniano come sinora si sia agito in dispregio delle norme e che chi doveva vigilare non lo abbia fatto e ora sia stato anche diffidato e ci riferiamo all’Asi. Assenti ingiustificate le aziende alimentari del consorzio che in passato assunsero una posizione assai netta quando si pensò ad un biodigestore proprio accanto alla Sanav. In questa occasione non c’è stato alcun segnale e questo deve indurre a qualche riflessione.

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